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Strage, processo Bellini svela “un quadro inquietante”

Emerge un contesto in cui “erano coinvolti alti responsabili di settori deviati dei servizi di intelligence, controllati dalla P2 di Licio Gelli, in un’ottica di continuità con le stragi di piazza Fontana e piazza della Loggia”: sono le parole della procuratrice generale di Bologna, nell’attesa delle motivazioni della sentenza di primo grado.

30 Gennaio 2023 - 13:18

Il processo di primo grado sulla strage del 2 agosto 1980 a carico di Paolo Bellini, Piergiorgio Segatel e Domenico Catracchia “ha portato alla luce “un inquietante quadro complessivo in cui erano coinvolti alti responsabili di settori deviati dei servizi di intelligence, controllati dalla P2 di Licio Gelli, in un’ottica di continuità con le stragi di piazza Fontana e piazza della Loggia”. Sono le parole usate dalla procuratrice generale reggente di Bologna, Lucia Musti, nella sua relazione in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. “In questa fase occorre estrema cautela, trattandosi di sentenza non definitiva”, precisa Musti, sottolineando poi che “la stragrande maggioranza della società civile, ma anche quella assolutamente minima e quasi impercettibile parte del Paese che sottovaluta o minimizza, nel legittimo esercizio di critica, la ricostruzione che la Procura generale ha portato all’esame dei giudici di primo grado, è in attesa del deposito delle motivazioni” della sentenza di primo grado. Le motivazioni dovrebbero essere depositate a breve, probabilmente il mese prossimo, mentre il processo di appello dovrebbe iniziare entro la fine dell’anno.