La condanna di primo grado è stata emessa pochi minuti fa dalla Corte d’Assise di Bologna: per l’ex esponente di Avanguardia nazionale è stata quindi riconosciuta l’accusa di concorso nell’attentato alla stazione che nel 1980 provocò 85 morti e 200 feriti. Sei anni a Piergiorgio Segatel e quattro a Domenico Catracchia.
Ergastolo, con un anno di isolamento diurno. È la condanna di primo grado che la Corte d’Assise di Bologna ha emesso pochi minuti fa a carico di Paolo Bellini, ex esponente di Avanguardia nazionale, per concorso nella strage del 2 agosto 1980 a conclusione del processo che ha visto imputati anche Piergiorgio Segatel e Domenico Catracchia, scaturito dall’inchiesta sui mandanti della Procura generale. I giudici della Corte d’Assise di Bologna si erano ritirati in camera di consiglio stamattina, dopo quasi un anno di processo in cui si sono tenute 76 udienze. Per quanto riguarda gli altri imputati, Segatel è stato condannato a sei anni mentre per Catracchia la pena decisa dalla Corte è di quattro anni. Le motivazioni saranno depositate nel giro di 90 giorni, prorogabili fino a 180. Per Bellini, ex esponente di Avanguardia nazionale, i magistrati della Procura generale bolognese avevano chiesto la condanna all’ergastolo con tre anni di isolamento diurno per concorso nell’attentato, per l’ex capitano dei Carabinieri Segatel sei anni per depistaggio e per Catracchia, ex amministratore di alcuni immobili di via Gradoli a Roma, tre anni e sei mesi per false informazioni ai pm. Oggi in aula si sono presentati Bellini e Segatel, mentre Catracchia no.
Nel 2020 era stato condannato all’ergastolo, per concorso nell’esecuzione materiale della strage, l’ex Nar Gilberto Cavallini. Condanna che si era aggiunta a quelle precedenti, già definitive, in base alle quali sono stati riconosciuti come esecutori dell’attentato Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini.