I giudici amministrativi hanno respinto il ricorso presentato dall’azienda di trasporto contro l’esclusione dalla gara d’appalto. Sgb, che per oggi ha proclamato uno sciopero: “Difendere occupazione e diritti”. E l’Usb: “Tutelare i servizi pubblici, fermando il sistema delle gare di appalto e le privatizzazioni”.
Ieri il Tar di Bologna ha respinto il ricorso presentato da Tper contro l’esclusione dell’azienda di trasporto pubblico dalla gara per l’assegnazione del servizio di gestione della sosta a Bologna, servizio poi affidato ai privati di Sct. I giudici amministrativi hanno infatti ritenuto “non condivisibili le censure contenute nel ricorso”, sposando invece “la ricostruzione della fattispecie in termini di imputabilità dell’errore alla ricorrente e non alla stazione appaltante”, vale a dire Srm (Società reti e mobilità). Tper ha annunciato che ricorrerà al Consiglio di Stato, dicendosi fiduciosa che “gli ulteriori gradi della giustizia amministrativa possano acclarare le nostre ragioni, portando alla valutazione nel merito di un progetto, quello da noi predisposto per la partecipazione alla gara, completo dal punto di vista tecnico e competitivo da quello economico”.
Intanto, la sentenza del Tar “conferma quanto già precedentemente trapelato: Tper ha colpevolmente omesso l’invio di alcuni documenti necessari per la partecipazione”, è il commento di Sgb: “Superficialità o, termine in voga, rischio calcolato, poco importa. Quello che ormai è evidente è l’incapacità e inefficienza della dirigenza aziendale. Una dirigenza tanto solerte nell’avviare dubbi procedimenti disciplinari nei confronti dei lavoratori quanto nell’auto-assolversi. Lo ripetiamo: i lavoratori del reparto non devono pagare perdendo diritti o salari per le responsabilità aziendali. Dopo la sentenza del Tar i dipendenti di Tper hanno una ragione in più per scioperare e per mettere in atto tutte le iniziative idonee a difesa dell’occupazione e dei propri diritti, Sgb sarà al loro fianco”. Lo sciopero a cui si fa riferimento è quello di quattro ore che Sgb aveva proclamato nei giorni scorsi per la giornata di oggi, dalle 12 alle 16. Inoltre, “contro gare e privatizzazione per la difesa e potenziamento del trasporto pubblico partecipiamo alla manifestazione dell’1 maggio alle 10 in via Matteotti 16 davanti al teatro Testoni”.
Un altro pezzo fondamentale del sistema di mobilità cittadino “è vittima di scelte politiche sciagurate da parte dell’amministrazione comunale e di negligenze manageriali”, è la posizione di Usb: “Ribadiamo che la Giunta comunale non era obbligata nel mettere a gara il servizio, e anche gli impegni sul mantenimento dell’unità del sistema di mobilità sono stati disattesi. Ci troviamo di fronte a un danno per tutta la cittadinanza a favore di logiche di profitto che vedranno in campo una multinazionale francese come la Engie, siamo di fronte ad un danno erariale di una società partecipata da capitale pubblico su un fatturato di circa 18 milioni di euro. In questi mesi sia il Comune sia i vertici di Tper si sono trincerati dietro un inaccettabile mutismo, ora è il tempo di dare risposte e di prendere i dovuti provvedimenti nei confronti dei responsabili politici e manageriali. Cosa deve accadere di più per iniziare ad invertire una rotta nella politica delle società a partecipazione? Per la Usb è arrivato il momento per scelte che vadano a tutela dei servizi pubblici, fermando il sistema delle gare di appalto e le privatizzazioni. Non a caso il nostro Primo maggio sarà dedicato a questi temi con una manifestazione in piazza dell’Unità a Bologna. Su temi come questo che si dovrebbe misurare anche chi vuole candidarsi al governo della città di Bologna”.