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Salvini allontanato dall’occupazione di via De Maria [foto+audio]

Occupanti, attivisti e studenti accorrono a difendere il condominio occupato. Social Log: “Provocatore coi soldi nostri”, Cua: “Non tolleriamo razzismo e xenofobia”. Hobo cala un fantoccio del leghista dal ponte Matteotti, blocchi in Strada Maggiore.

01 Marzo 2016 - 18:32

Muraglia popolare contro Salvini - © Michele LapiniSi era appresa ieri l’intenzione di Matteo Salvini di tenere una conferenza stampa davanti al condominio solidale di via de Maria insieme al proprietario e alla consigliera leghista Lucia Borgonzoni, probabile candidato sindaco del centrodestra. Provocazione poco riuscita: un centinaio di contestatori lo ha tenuto distante dallo stabile, finché, sommerso da cori e insulti, non ha potuto che andarsene.

“Abbiamo organizzato in pochissimo tempo – racconta una nota di Social Log – una muraglia popolare per difendere le famiglie occupanti. La solidarietà tra inquilini resistenti, occupanti di altri stabili, e compagni e compagne di lotta per il diritto all’abitare ha fatto sì che Salvini e la sua corte non vedessero neanche con il binocolo il nostro palazzo occupato e non potessero mettere piede nella strada. L’avevamo annunciato e così è stato: in via Mario de Maria Matteo Salvini non passa! Gli striscioni che la muraglia popolare ha tenuto ben visibili per tutto il presidio denunciavano alla città: ‘Provocatore coi soldi nostri! Salvini fuori da Bologna! W la lotta per la casa!’. Infatti a proteggere il provocatore leghista c’era un dispositivo militare 421331846_57179che contava almeno 100 celerini e decine e decine di agenti in borghese cosa che oltre a mostrare la paura di contestazioni popolari dei leghisti quando camminano per Bologna, ci ricorda quanto sperpero di denaro pubblico deve essere versato per far divertire il leader in cerca di selfie, e disoccupati, precari e operai da insultare. In ogni caso si tratta di soldi nostri sprecati, visto che dopo pochi minuti di conferenza stampa nei pressi dell’ingresso della stazione di Bologna il provocatore del ‘prima gli italiani’ ha dovuto desistere con il suo obiettivo e ritirarsi in una caserma della polizia dove era stato invitato dal sindacato Sap”.

A dar manforte agli occupanti anche un gruppo di studenti, arrivati in corteo dal presidio convocato in piazza Verdi dal Cua. “Dalla zona universitaria ai quartieri non tolleriamo le provocazioni razziste e xenofobe di Salvini. La nostra città è meticcia e solidale e oggi lo dimostrerà ancora una volta a chi propaganda il primato nazionale!”, scrive su Facebook il collettivo.

(l’articolo prosegue sotto i contenuti multimediali)

 

> L’audio raccolto in piazza:

 

> La fotogallery:

 

Muraglia popolare contro Salvini

 

IMG-20160301-WA0000“Riteniamo la mattinata di resistenza e muraglia popolare un nuovo momento di lotta positivo  è il bilancio di Social Log – espressione di solidarietà tra il territorio, le occupazioni abitative e gli inquilini resistenti, un messaggio chiaro a chi soffre l’emergenza abitativa per cui “Social Log non ti lascerà mai solo o sola!”, e alle autorità che in vena di provocazioni o sgomberi dovranno avere sempre a che fare con numerosi uomini degni e donne degne pronti a resistere! Conclusasi con un flop la provocazione di Salvini, adesso è tempo di tornare alle lotte quotidiane dove ci aspettano già diversi picchetti antisfratto, la difesa delle occupazioni abitative e la battaglia di tutti i giorni metro dopo metro nella nostra periferia contro i signori della guerra tra poveri, razzismo e solitudine. Domenica intanto festeggeremo i 2 anni di occupazione proprio in via Mario de Maria e vi invitiamo a trascorrere insieme a noi una bella giornata di autogestione insieme alla nostra comunità”. Il prossimo appuntamento  è per l’11 marzo: “Più forti di prima scenderemo in piazza insieme a tanti altri compagni e compagne per gridare insieme ‘Francesco è vivo e lotta insieme a noi’, per una vera memoria del conflitto sociale che vive nelle lotte d’oggi!”.

Di altro tipo la contestazione messa in atto da Hobo in mattinata, con un pupazzo del leader leghista fatto penzolare dal ponte Matteotti. Questa la nota giunta in redazione: “Il ducetto della casta fascio-leghista Matteo Salvini per l’ennesima volta ha tentato di venire a Bologna per verificare se è una città libera oppure dell’Unione Sovietica. Dopo averti cacciato già tre volte, anche oggi dimostriamo che Bologna è una città libera perché respinge la gente come te e ti fa dondolare dal ponte della stazione. Benvenuto a Bolognagrad! ‪#‎Salvinipenzoloso‬”. L’Assemblea di Scienze Politiche, invece, ha attuato dei blocchi del traffico davanti alla facoltà, “per dire a gran voce che Bologna non vuole gli sciacalli razzisti, e li caccerà ogni volta che ce ne sarà bisogno!”, come scrivono gli studenti su Facebook.