Acabnews Bologna

Raffica di incidenti sul lavoro

Ieri operaio ferito in Fiera, mentre l’Usb segnala due episodi “gravissimi” alla Toyota. E nel 2017 in regione sono state 30.318 le lavoratrici infortunate (+7%). Sosta, Sgb “pronta a riprendere la lotta”.

13 Marzo 2018 - 13:51

Raffica di incidenti sui luoghi di lavoro, a Bologna. Ieri è rimasto ferito un operaio 47enne che stava lavorando nel cantiere dei nuovi padiglioni della Fiera: l’uomo è caduto da un’impalcatura da un’altezza di 3-4 metri, venendo poi ricoverato in codice 2 all’Ospedale Maggiore. Dall’Usb, invece, arriva un allarme sullo stabilimento Toyota di Bologna. E’ “considerato dai più modello su sicurezza e condizioni di lavoro”, ma invece “ha, per l’ennesima volta, testimoniato quanto l’immaginario sia distante dalla realtà. In pochi giorni sono accaduti due incidenti gravissimi che, fortunatamente, non hanno prodotto conseguenze sulla vita dei lavoratori. Il 12 marzo l’attrezzatura di sollevamento dei carrelli sulla linea ha ceduto facendo rovesciare il carrello. Si è rischiato un infortunio gravissimo per i lavoratori addetti a quell’operazione. Solo pochi giorni prima si è verificato l’ennesimo incendio a causa, stante le dichiarazioni dell’azienda, dell’autocombustione di residui di vernici e catalizzatori. La misura è colma. Chiederemo un intervento dei servizi ispettivi ed una verifica di tutte le attrezzature impiegate nel sollevamento. La direzione aziendale è direttamente responsabile delle numerose e diverse inefficienze di quest’impresa. È ora di porre rimedio”.

Nei giorni scorsi, intanto, l’Anmil (Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro) ha diffuso un rapporto sulla situazione regionale degli incidenti che hanno coinvolto le donne sul luogo di lavoro. Nel 2017 si sono registrati 30.318 infortuni, in calo dal 2013 del 7%, ma in aumento rispetto al 2016 quando erano stati 29.950 i casi registrati. Sul totale degli infortuni dell’anno scorso 24.325 sono avvenuti nel corso dello svolgimento delle mansioni lavorative (24.209 nel 2016) e 5.993 “in itinere”, cioè durante lo spostamento casa-lavoro, contro i 5.741 di due anni fa. Gli infortuni mortali femminili invece, dopo i dieci casi del 2013 (il valore più basso del quinquennio) hanno avuto un picco di 21 unità nel 2014, passando alle 15 del 2016 e del 2017 (nell’ultimo anno: sei durante il lavoro e nove in itinere). Il settore in cui si riscontra la maggiore incidenza infortunistica femminile è quello della sanità e dell’assistenza sociale, dove si concentra il 12,3% di tutti gli infortuni occorsi alle lavoratrici della regione.

Restando in tema di lavoro, infine, l’Sgb ha preso parola sulla gestione della sosta. “No alla privatizzazione e allo spezzatino”, dice il sindacato di base, spiegando: “La gara per l’assegnazione del servizio di sosta, parcheggi, rilascio dei contrassegni e controllo delle corsie preferenziali, non smette di riservare colpi di scena negativi che rischiano di comportare pesanti ricadute sia sui diritti dei lavoratori del settore che su un servizio pubblico che garantisce rilevanti introiti alle casse comunali ed è fondamentale per l’implementazione delle politiche sulla mobilità tanto sbandierate dall’amministrazione. Ci risulta che inizialmente alla gara abbiano partecipato sia Tper che Apcoa, multinazionale che gestisce in città il parcheggio di piazza VIII Agosto; successivamente l’ offerta economica sarebbe stata avanzata solo da Tper che, invece di aumentare il canone, come previsto dal bando di gara, avrebbe proposto un suo taglio. A questo punto Smr, società che per conto del Comune gestisce le varie fasi della gara, ha aperto una nuova fase nelle trattative per l’assegnazione del servizio, con il rientro in campo di Apcoa. Dietro l’angolo rischia di materializzarsi la privatizzazione e lo spezzatino del servizio, infatti Apcoa, in quanto società privata, non potrebbe svolgere il controllo delle corsie preferenziali, fermate degli autobus, parcheggi in doppia fila, ecc. L’intera vicenda dimostra come la scelta di mettere a gara il servizio e prossimamente anche il trasporto su gomma, sia una scelta profondamente sbagliata perché funzionale ai processi di privatizzazione che comportano l’abbattimento dei diritti per i lavoratori del settore e il peggioramento del servizio con l’aumento delle tariffe per gli utenti. E mentre tra i lavoratori cresce il malcontento ed un comprensibile clima di incertezza e preoccupazione circa il proprio futuro occupazionale, assistiamo all’imbarazzante silenzio del comune e dell’assessore competente. Quali interessi si intendono tutelare in città? Quelli dei cittadini e dei lavoratori e dei rispettivi diritti o quelli speculativi di multinazionali dedite unicamente al profitto? Sgb sta incondizionatamente dalla parte dei lavoratori e in assenza di risposte chiare e certe da parte dell’assessore alla mobilità, a cui abbiamo ripetutamente chiesto un incontro urgente, è pronta a riprendere le opportune iniziative di lotta”.