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Presidio sotto la Prefettura: “Ridiscutere la riforma Erp”

Asia-Usb ottiene l’impegno per l’apertura di un tavolo. L’assessore Gieri sull’ex Galaxy: “Non vogliamo un altro sgombero”. Intanto Ergo parla di 200 universitari idonei senza posto in studentato, ma respinge la richiesta di un confronto.

30 Ottobre 2017 - 20:39

Questa mattina Asia-Usb con un presidio sotto la Prefettura ha chiesto e ottenuto “un incontro in cui discutere l’esigenza di un blocco degli sfratti e ridefinizione della riforma Erp sulle case popolari”. Per gli attivisti “dati gli avvenimenti degli ultimi mesi, il continuo aumento degli sfratti eseguiti in modo sempre più violento e gli inevitabili primi effetti della delibera regionale Erp sulle case popolari, è risultato necessario per noi aprire un tavolo d’incontro e discussione, convocato dalla Prefettura a cui partecipino, oltre a Asia-Usb, anche gli assessori all’abitare di Comune e Regione. Dopo svariati tentativi di confronto sia con il Comune di Bologna, Comuni della periferia bolognese, che la Regione Emilia-Romagna, tutti con un esito negativo siamo stati costretti a interpellare la Prefettura in quanto rappresentanza del governo centrale. Le nostre richieste comprendono da un lato un confronto serio riguardante la gestione degli sfratti(ormai sempre più delegata alle forze dell’ordine) relegati a mere problematiche di ordine pubblico; la discussione di una politica per l’abitare vera e orientata verso i bisogni e le possibilità economiche della popolazione. Dall’altro lato la politica per l’abitare ci porta inevitabilmente a dover pretendere la ridiscussione in toto della riforma Erp, una normativa che denunciamo ormai da tempo, che causerà a breve un aumento vertiginoso degli sfratti in casa popolare, l’aumento dei canoni di locazione, trasformando l’edilizia residenziale pubblica in senso privatistico e svendendo a imprenditori privati fette consistenti del patrimonio Erp emiliano”.

Quindi “è stato fatto un primo passo importante, e ci auguriamo- continua Asia- venga dato seguito alle promesse di un tavolo permanente come da noi richiesto. Durante l’incontro iniziale avvenuto oggi anche grazie al presidio di attivisti e solidali, sono state accolte formalmente le nostre richieste e assicurata la calendarizzazione di un tavolo entro la prossima settimana. Ci aspettiamo che queste promesse vengano mantenute e si arrivi a definire un piano per l’abitare basato sull’ampliamento dell’edilizia pubblica tramite l’uso dello sfitto, e che finchè non si arrivi a definizione di questo piano siano bloccati tanto gli sfratti esecutivi per morosità quanto gli effetti delle riforma regionale Erp. Stop sfratti, stop sgomberi. Verso lo sciopero generale del 10 novembre e il corteo dell’11 novembre.”

Sempre oggi, all’apertura dei lavori del Consiglio comunale, alcuni gruppi (Coalizione civica, M5s e Città comune con Amelia) hanno chiesto alla Giunta di impegnarsi su una moratoria degli sfratti e per fermare l’allontanamento delle famiglie residenti all’ex Galaxy, facendo riferimento in particolare ai sette nuclei familiari per i quali – attraverso l’assegnazione provvisoria all’Ostello San Sisto – sarebbe prevista anche la separazione dei membri dei nuclei stessi in diverse strutture. Nessuna risposta sulla richiesta di sospendere gli sfratti, mentre sulla separazione di genitori e figli è intervenuto il capogruppo Pd, Mazzanti, che ha risposto laconico: “In ostello non si separa nessuno, è una sistemazione provvisoria”.

Nel pomeriggio sulla vicenda è intervenuta anche l’assessore alla casa Gieri, che sullo sgombero dell’ex Galaxy ha dichiarato: “Nessuno resterà in strada. E non vogliamo un altro sgombero. Noi non dividiamo le famiglie: questa cosa non verrà mai fatta finchè ci sarò io assessore, altrimenti è inutile fare politiche per la famiglia. Diverso è il caso di un adulto solo con bambino” (in riferimento al caso di un padre con figlio disabile che dovrebbero essere separati nell’assegnazione dell’alloggio). Siamo curiosi di sapere cosa intenda per famiglia l’assessore, e se un adulto solo con un bambino non possa essere, secondo lei, considerato tale.

Nel frattempo, a Bologna sarebbero circa 200 gli universitari giudicati idonei nei bandi di Ergo ma ancora senza un aloggio in studentato. A dare il dato, ancorchè non definitivo, è la direttrice dell’azienda regionale per il diritto allo studio Patrizia Mondin. La direttrice di Ergo respinge però la richiesta di un tavolo di trattativa sulla questione casa lanciata dal collettivo Cua e dagli studenti Fuori sede non fuori casa: “A livello regionale esiste la Consulta degli studenti, che riunisce i rappresentanti dei Consigli studenteschi dei quattro Atenei della regione. Quello per noi è il tavolo di confronto istituzionale”.