“La nostra situazione di margine vogliamo rovesciarla in un punto di forza mettendoci assieme e lottando collettivamente”, è il messaggio scandito con una passeggiata partita oggi dal condominio occupato una decina di giorni fa: “La nostra è una lotta sociale che vuole porre al centro il tema dell’abitare, incontrandosi con tanti altri percorsi in città”.
Le famiglie e le persone che stanno auto-recuperando e vivendo nel Condominio sociale di via Raimondi 41 hanno invitato la città solidale a una passeggiata “per un nuovo abitare” nel quartiere Bolognina che si è svolta oggi per sostenere la lotta in corso e per presentare pubblicamente il progetto: “Siamo parte della popolazione della Bologna metropolitana che è sempre più spinta ai suoi margini geografici e sociali. La sociologia ci presenta come i/le working poor, come persone che lavorano ma non ottengono un reddito sufficiente per potersi permettere una condizione di vita minimamente dignitosa. Spesso siamo costrette a vivere in situazioni estreme, abbiamo tantissime difficoltà a poter accedere a molti servizi. Ma la nostra situazione di margine vogliamo rovesciarla in un punto di forza mettendoci assieme e lottando collettivamente”, è l’appello diffuso dalle/gli occupanti. “La nostra è una lotta sociale- continua il comunicato- che vuole porre al centro il tema dell’abitare, incontrandosi con tanti altri percorsi in città per costruire una battaglia sociale che sposti verso il basso le priorità politiche, per una vita degna, per nuove forme di protagonismo sociale, dignità e riscatto”.