Attacchi dal cielo e paura per una possibile invasione da terra. Finora il bilancio è di 20 morti, tra cui due bambini,.
(dal sito di Radio Onda d’Urto)
Terzo giorno di bombardamenti israeliani sul milione e mezzo di gazawi imprigionati ormai da anni dentro la striscia, controllata manu militari da Hamas. Nella notte almeno 99 i raid aerei con 198 missili da nord a sud di Gaza. I palestinesi hanno lanciato in risposta 34 razzi Qassam e 42 Grad, senza causare vittime. Le esplosioni legate ai missili di Tel Aviv hanno invece causato 20 morti, fra due bimbi, un insegnante di una scuola dell’Onu e tre ragazzi adolescenti. Oltre 200 i feriti con gli ospedali gazawi che, secondo la tv Al Jazeera, sono ormai al collasso e l’Autorità Palestinese che accusa Israele di aver bloccato al confine con Gaza 15 camion di medicinali inviati da Ramallah per alleviare la crisi nella Striscia. Abu Mazen ne aveva predisposto l’invio ieri mattina, ma da allora i camion sono fermi al valico di Erez. Intanto questa mattina il premier egiziano è entrato nella Striscia, portando alcuni aiuti ma soprattutto incontrando i vertici di Hamas, con il presidente Hani. Durante la visita sospesi i raid di Tel Aviv, anche se Israele ha fatto sapere di aver richiamato 16mila riservisti oltre ad aver messo in massimo allarme la polizia in tutti i Territori, compresa Gerusalemme. Intanto la gente di Gaza oggi più che il premier egiziano attende la temuta invasione di terra dei soldati israeliani. Secondo la stampa israeliana i reparti di elite della Brigata Golan sarebbero infatti ormai pronti ad entrare.