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Occupazioni, un migliaio manifestano dall’ex Telecom al centro [foto]

Con un partecipato e chiassoso corteo gli occupanti ribadiscono il loro diritto ad avere un tetto, e respingono al mittente le accuse di Comune e curia. “Non siamo pedine, e questo dà loro fastidio”.

20 Dicembre 2014 - 21:43

Corteo casa #20D - © Michele LapiniDalla periferia al centro, per reclamare dignità e un tetto sopra la testa. Per questo oggi nel tardo pomeriggio circa 800 persone hanno sfilato in corteo, dall’occupazione di via Fioravanti fino a via Rizzoli. Tanti i passeggini così come tanta è stata la voglia di gridare alla città il diritto ad avere un tetto sopra la testa. Il corteo si è avviato percorrendo via Albani, Via Nicolò dall’Arca, via Tibaldi. Giunto in piazza dell’Unità, ha poi svoltato per via Matteotti per raggiungere via Indiendenza, fino a terminare in via Rizzoli.

«Non possiamo più aspettare le istituzioni» scandiscono dal furgone davanti lo strisicone di apertura «davanti all’ emergenza abitativa noi continueremo ad occupare, a bloccare gli sfratti, e lo faremo rivendicandocelo, a viso scoperto e a testa alta». Tra le richieste dei manifestanti una moratoria per il blocco degli sfratti, e percorsi che agevolino le pratiche di autorecupero delle strutture sfitte.

Dal corteo alcuni occupanti, interpellati da Zeroincondotta, respingono al mittente le accuse di curia e Comune, che nei giorni scorsi avevano avevano bollato le occupazioni come operazioni inutili e strumentalizzate dai collettivi. «Loro vogliono solo che i poveri rimangano poveri, e si accontentino di mendicare, così poi sono facili da manovrare» è il duro sfogo di Stefano ex-lavoratore autonomo, ora occupante di via Fioravanti. Alì, un altro occupante invece risponde al Sindaco: «Ma si può sapere cosa devo fare se non ho lavoro e non ho un tetto sopra la testa?! Cosa faccio, vado a dormire con la mia famiglia in stazione?!»

Presenti in delegazione anche i facchini della logistica che, con un lungo intervento, hanno espresso soldiarietà alle famiglie che vivono nelle occupazioni abitative. Sul finire della manifestazione, all’altezza dell’Hotel Baglioni, il corteo ha incrociato un’orchestra di strada, che ha salutato i manifestanti con una sonora fanfara.

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