Le/gli studentesse/i: “È un atto di protesta, è un’occasione di riscatto verso sé stessi e i propri compagni. Abbiamo deciso di non rimanere indifferenti e di dimostrare il nostro dissenso davanti a istituzioni che non ci ascoltano”.
“Gli studenti del liceo Minghetti oggi hanno deciso di occupare la loro scuola. L’occupazione è un atto di protesta, è un’occasione di riscatto verso sé stessi e i propri compagni”. È il comunicato diffuso oggi in rete dal Collettivo Minghetti.
Prosegue il testo: “Dopo numerosi collettivi siamo giunti alla decisione di occupare la nostra scuola per non rimanere indifferenti davanti alla situazione di crisi del nostro paese: la legittimazione del fascismo da parte delle istituzioni, il disagio psicologico crescente causato da un sistema marcio che provoca un tentato suicidio al giorno, la figura dei docenti sempre più svalutata e soggetta a anni di precariato e salari da fame, i progetti di educazione civica e sessuale con un riscontro inefficace, il pcto (ex alternanza scuola-lavoro, ndr) che l’anno scorso ha causato più di 3 morti tra i nostri compagni e il definanziamento della scuola per compensare i costi della guerra sono solo alcuni dei punti di questo sistema a cui abbiamo deciso di opporci. L’occupazione è inoltre uno spazio di dibattito e di formazione personale degli individui, in cui tutti sono invitati a partecipare”.
“Abbiamo deciso di alzare la testa davanti a questa situazione, abbiamo deciso di non rimanere indifferenti e di occupare la nostra scuola per dimostrare il nostro dissenso davanti a istituzioni che non ascoltano gli studenti e le loro esigenze. Dichiariamo il liceo Minghetti occupato!”, concludono le/gli occupanti.