Resistenze in Cirenaica cerca “curiose, studiose, scrittrici, illustratrici” per prossimo numero de ‘I quaderni di Cirene’ | Anarchici/he: “No all’espulsione di Divo!”; solidarietà dall’Xm24 | Social Log: sciopero dei riders Just Eat | Ozzano, pestato “perchè vestito al femminile” | Usb e Sgb portano problematiche appalti Tper su tavolo Giunta.
16 Luglio 2019 - 18:14
“Armatevi di penna, tastiera, china o pastelli. Cirene ha bisogno di voi curiose, studiose, scrittrici, illustratrici”. Comincia così la call for papers lanciata da Resistenze in Cirenaica per far nascere collettivamente il prossimo numero della collana “I Quaderni di Cirene”. L’obiettivo è “raccontare storie poco note di staffette, partigiane, ‘madame’, ‘veneri nere’, ‘sentinelle della patria lontana’ o rivoltose prima, durante o dopo il fascismo in Italia e nelle colonie sull’altra sponda del Mediterraneo”. Ad esempio, “ci serve una mano per raccontare o illustrare la reclusione di Giovanna Zaccherini Alvisi, detta «Giannina», a Regina Coeli; il legame di profonda amicizia tra Tolmina Guazzaloca e Adalgisa Gallerani; le missioni di Ena Frazzoni, Adriana Feletti, Gorizia Giovannini, Grazia Poljana o Ada Tonelli, che con Ada Zucchelli ebbe in comune non solo il nome di battesimo ma anche quello di battaglia”. Continua l’appello: “Sono benvenuti racconti, saggi, reportage, articoli, graphic novel, illustrazioni, forme ibride, fotoromanzi (!), ecc. purché non superino le quindicimila battute (spazi inclusi) o le sette pagine nel caso degli illustrati. Lanciamo anche una call for cover. Per la copertina del quarto Quaderno abbiamo bisogno di un ritratto illustrato della indomita condottiera etiope Kebedech Seyoum che rispetti l’impostazione grafica della collana di cui andiamo molto fier*”. La scadenza è fissata al 31 ottobre.
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“No all’espulsione di Divo! Lunedì 15 luglio è stato notificato a
Divine un inaspettato decreto di espulsione, firmato dal ministro Salvini”, si segnala in un comunicato a firma
Anarchici e anarchiche: “Nonostante il compagno avesse tutte le carte in regola per il permesso di soggiorno e girasse tranquillo senza problemi in città, gli è stato notificato il decreto e il giudice ha convalidato la misura, appellandosi a denunce varie, tra cui anche la finalità di terrorismo da cui era stato assolto anni fa. Gli è stata data un’ora di tempo per prendere dei vestiti per partire ed è stato caricato su una macchina per l’aereoporto di Milano Malpensa, dove sarà tenuto in regime amministrativo presso gli uffici della Polizia di Frontiera. Dalle 18 e 53 di lunedì entro le 48 ore successive deve essere effettuata l’espulsione”. E dal sito dell’Xm24: “Ieri ci é arrivata notizia della deportazione, ora in corso, di Divine Umoru, resa possibile da un ordinanza emessa direttamente da Salvini, malgrado avesse i documenti in regola. Esprimiamo solidarietà a Divine Umoru. Per questo, malgrado ci sia reso impossibile rintracciarne i movimenti, saremo a Malpensa alle ore 17,30 (martedì 16) al terminal 1 partenze ingresso 16. Fate girare e venite tutti e tutte!”.
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Due giorni fa “decine di riders di Just Eat attive e attivi a Bologna hanno scioperato, rifiutando di fare consegne per tutta la serata. Hanno inoltre comunicato alla città cosa voglia dire essere rider oggi, con una biciclettata in cui si è parlato delle
condizioni di lavoro inaccettabili e dello sfruttamento costante che subiscono. A sostenerli anche lavoratori di altre aziende del food delivery come Glovo”. Lo segnala
Social Log, su Facebook.
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Due notti fa Giovanni “è stato malmenato brutalmente da un ragazzo”, mentre si trovava in un bar di Ozzano. Racconta Gay Lex, su Facebook: “Prima è stato invitato da alcuni uomini a sedere al loro tavolo, poi uno di loro, senza alcuna ragione, gli ha fracassato la faccia. Sapete perché? Perché Giovanni è gay e perché Giovanni si traveste al femminile, ovvero fa cross dressing. E dunque? Cosa c’è di male? Picchierete anche me se mi metto uno smoking o una cravatta? Gay Lex assisterà Giovanni e vi garantiamo che in questo paese noi siamo dalla parte giusta. Voi omofobi, intolleranti, razzisti, violenti, sarete spazzati via da quel poco di giustizia che rimane. Forza Giovanni, non sei solo!”.
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Dopo la
protesta del 28 giugno in Consiglio comunale, l’
Usb rende noto di aver incontrato oggi l’assessore comunale alla Mobilità, Irene Priolo: con l’occasione “Usb ha denunciato l’insostenibile situazione creata dall’attuale sistema degli appalti consolidatosi in Tper. Un sistema che penalizza centinaia di lavoratori delle ditte appaltatrici e lo stesso personale Tper. Abbiamo sottolineato la necessità di puntare a reinternalizzare i servizi in appalto, garantendo una migliore qualità e tutelando i lavoratori coinvolti”. Usb riporta di aver messo sul tavolo diversi temi: gara del Tpl, affidamento di sosta e contrassegni, bando per le biglietterie, pulizie degli autobus, mense, portinerie. “L’assessore Priolo, di fronte a questo quadro, convocherà un nuovo incontro a breve per fornire risposte a questi temi, sentita anche l’azienda Tper”.
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Sempre sui temi della gara del trasporto pubblico locale e servizi strumentali, anche
Sgb ha incontrato ieri l’assessore Priolo. “Abbiamo ribadito la nostra contrarietà ai processi di privatizzazione ed alle gare che vengono utilizzate come apripista a tali processi. Il trasporto pubblico va difeso e rilanciato, anche nella sua funzione sociale, attraverso finanziamenti ed investimenti che, se da un lato devono puntare a rendere un servizio efficiente e rispettoso dell’ambiente, rinnovando il parco mezzi, dall’altro devono garantire migliori condizioni di lavoro”. Il confronto ha interessato anche il contestato
aumento del ticket, le biglietterie e la sosta. Alla fine “si è convenuto di riaggiornarsi entro la prima decade del mese di agosto per avere elementi utili rispetto alla proroga del servizio del Tpl per i prossimi 54 mesi e sulla modalità di allineamento del servizio della sosta”. In assenza di “risposte risolutive, Sgb non esiterà ad aprire una nuova stagione di lotte”.