Acabnews Bologna

::: Notizie brevi :::

Intervento Non Una Di Meno al B-Side Pride: “A violenza maschile sappiamo opporre forza transnazionale” | Solidali con detenute L’Aquila espongono striscione al Botanique | Procura richiede reclusione per sinti accusata di avere colpito la leghista Borgonzoni nel 2014 | Da oggi ordinanza “anti-degrado” in zona mercato delle erbe.

24 Giugno 2019 - 14:44

“Il Governo Lega-5 Stelle ha inserito nella sua agenda un’idea ben precisa di cosa siamo e chi possiamo essere. Lo dimostrano il disegno di legge Pillon, iniziative come il World Congress of Families, le ordinanze al sul decoro che delimitano le città in zone rosse, come recinti del buon gusto, e le leggi sulla sicurezza che attaccano la libertà di movimento dei migranti per sfruttarne il lavoro. All’eterna lista dei doveri e delle responsabilità continueremo ad opporre la nostra potenza trasformativa e affermativa. All’ordine e alle gerarchie, ai modelli e alle regole noi continueremo a rispondere con il nostro grido di femministe-rovinafamiglie. Un grido collettivo che, travalicando i confini nazionali, terrorizza i ben pensanti e sfida apertamente la ridicola retorica del decoro. Con lo sciopero abbiamo dichiarato di non essere confinabili in ruoli, abbiamo dichiarato che alla violenza maschile sappiamo opporre la forza transnazionale che riecheggia ormai da tre anni a questa parte. Alla sottomissione e all’asservimento abbiamo risposto con Verona Città Transfemminista e le piazze dell’8 Marzo, e continueremo a farlo con l’agitazione dello sciopero, ricordando Stonewall e il rifiuto di demandare ad altri chi siamo e chi dovremmo essere. La nostra pretesa di libertà non si esaurisce in una manifestazione, è agitazione permanente, è una lotta costante, che aggredisce ogni certezza. Per questo urliamo e continueremo a urlare a gran voce: giù le mani dai nostri corpi e dai nostri desideri”. Così si é concluso l’intervento di Non Una Di Meno Bologna al B-Side Pride di sabato.

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Dopo l’occupazione della torre degli Asinelli e altre iniziative effettuate in città, continua la campagna di sostegno alle/i detenute/i in sciopero della fame. Nelle scorse sere, un gruppo di solidali ha portato i contenuti della mobilitazione sul palco della rassegna “Botanique”, esponendo due striscioni: “Chiudere l’As2 a L’Aquila. Solidali con le/i detenut* in sciopero della fame” e “Il 41bis é tortura e va distrutto, al fianco di Silvia e Anna in sciopero della fame”.

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Un mese di reclusione per violenza privata (con la concessione delle attenuanti generiche) e assoluzione dall’accusa di ingiuria in quanto il reato è depenalizzato. Sono le richieste della Procura di nei confronti della sinti 52enne accusata di aver insultato e colpito il 3 novembre 2014 la leghista Lucia Borgonzoni (consigliera comunale, oggi anche senatrice e sottosegretario alla Cultura), durante un “sopralluogo” al campo di via Erbosa. Il legale della sinti ne ha chiesto l’assoluzione. Secondo l’avvocato, questa potrebbe arrivare nel caso si accertasse che Borgonzoni non ha rispettato tutte le procedure per accedere al campo (cosa mai chiarita del tutto): si potrebbe parlare di legittima difesa. In seconda battuta “si potrebbe parlare, qualora si stabilisse che tutte le procedure erano state rispettate- ha dichiarato il legale- di legittima difesa putativa, perché comunque Borgonzoni, sebbene autorizzata, si era presentata al campo con Alan Fabbri (allora candidato alla predidenza della Regione, ndr) e, soprattutto, con fotografi e telecamere”.

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Oggi entra in vigore l’ordinanza “anti-degrado” (per un mese) nella zona del mercato delle Erbe, nelle vie Belvedere, San Gervasio, Nazario Sauro e Parigi. Lo scopo, ha dichiarato il Comune, è “garantire condizioni di vivibilità e la qualità del riposo dei residenti”. Rispetto alle estati scorse, quest’anno il provvedimento si allarga anche a via Parigi “che si trova nello stesso contesto e ospita anch’essa molti locali particolarmente frequentati”. In base al coprifuoco i pubblici esercizi “dovranno cessare la somministrazione a mezzanotte nelle giornate di domenica, lunedì e martedì e aprire non prima delle 6 del giorno successivo”. Il mercoledì, giovedì, venerdì e sabato invece “dovranno cessare la somministrazione all’una e riaprire non prima delle 6 del giorno successivo. Cessata la somministrazione, i locali dovranno chiudere entro un quarto d’ora”. Gli stessi orari valgono anche per tutti i dehors delle strade interessate. Gli esercizi di vicinato, invece, “dovranno chiudere alle 22 e riaprire non prima delle 6 del giorno successivo, tutti i giorni della settimana”. Inoltre a partire da mezzanotte (la domenica, il lunedì e il martedì) e a partire dall’una (il mercoledì, giovedì, venerdì e sabato), i titolari dei pubblici esercizi che si trovano all’interno del mercato delle Erbe “devono vietare l’entrata e l’uscita dei clienti dall’ingresso di via Belvedere e far utilizzare invece gli ingressi e le uscite su via San Gervasio e via Ugo Bassi”. Sono previste deroghe agli orari fissati nell’ordinanza per i pubblici esercizi di somministrazione “virtuosi”.