Assemblea NoPassante: “strage di piante ed arbusti” per le prime cantierizzazioni dell’ampliamento di autostrada e tangenziale | Adl Cobas: continua lo stato d’agitazione e il blocco degli straordinari al Sant’Orsola, sciopero l’8 marzo | I vertici della Dolce incontreranno l’Sgb: “Un primo risultato della lotta”.
L’Assemblea No Passante denuncia una “strage di piante ed arbusti” in diverse aree verdi lungo il tracciato del progetto di ampliamento di autostrada e tangenziale, fatto “che ha suscitato lo sconcerto di molti cittadini per le proporzioni assunte. Come già avvenuto in altre cantierizzazioni si può anche pensare che l’abbattimento di alberi cui si sta assistendo vada oltre le disposizioni impartite e sia funzionale anche agli introiti della ditta incaricata”. Si tratta, precisano poi i NoPassante, di “diverse aree verdi poste nelle adiacenze dell’asse tangenziale-autostrada”, già recintate “sotto la denominazione Lotto 0: più precisamente ci riferiamo a via Agucchi, via Zambeccari (adiacente al Parco Nord) ai Giardini Virginia Wolf (per 30 anni Fascia Boscata Chico Mendes) in zona Arcoveggio, ai giardini Salvatore Quasimodo ed Eugenio Montale in zona Scandellara”. Gli interventi attualmente in essere, precisa poi l’Assemblea, “non riguardano i terreni su cui dovrebbero insistere le nuove corsie del Passante (due per senso di marcia, quattro complessivamente rispetto ad oggi) ma aree recintate individuate per i complessi lavori di realizzazione dell’opera stessa”.
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Continua lo stato d’agitazione con blocco degli straordinari tra i lavoratori dell’appalto per i servizi integrati alla persona del Sant’Orsola. Lo segnala l’Adl Cobas, comunicando anche l’adesione allo sciopero dell’8 marzo. “E’ notizia oramai nota che nel mese di gennaio 2023 alcuni sindacati hanno formalizzato un accordo con le aziende del consorzio Sintesi. Dalle indiscrezioni che ci sono giunte, pare che siano state accolte alcune delle nostre richieste, come la re-introduzione dei super minimi assorbibili, rimossi in seguito al vergognoso accordo del luglio 2022, piuttosto che l’introduzione di alcune indennità integrative, i cosiddetti ‘buoni-pasto’. Un importante riconoscimento, in termini di adeguamento di livello, è stato corrisposto ad alcuni lavoratori del settore movimentazione farmaci: lottare per i propri diritti vuol dire anche ottenere dei risultati!”, scrive il sindacato di base, ma finora queste informazioni non sono state “condivise in maniera democratica e trasparente”. Al Sant’Orsola “c’è un grave problema di democrazia sindacale e trasparenza” e questo riguarda “la regolarità contrattuale di centinaia di persone”: in altre parole, “lavoro povero” e “mancata applicazione delle corrette norme di igiene di sicurezza”.
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“Dopo lo scioperissimo del 23 febbraio delle lavoratrici e lavoratori coop Società Dolce e la nostra risposta alla lettera del presidente- aggiorna Sgb– si è aperta un interlocuzione ‘dinamica’ con la dirigenza della cooperativa che ci vedrà in un primo incontro con il presidente Pietro Segata, Agci e Legacoop il prossimo mercoledì 8 marzo alle ore 11. Un primo risultato ottenuto dalla lotta, delle lavoratrici e lavoratori, contro l’accordo di banca ore applicato nell’azienda cooperativa e che ci auguriamo sfoci in un reale confronto sulle questioni da noi poste e con il riconoscimento della reale rappresentatività di Sgb che è il secondo sindacato in termini di iscritti all’interno della Società Dolce”. L’8 marzo “quindi, giornata di lotta internazionale, per la parità di genere, contro la violenza sulle donne e il loro sfruttamento, come Sgb affronteremo quest’incontro con lo spirito di chi lotta per migliorare innanzitutto le condizioni di vita, ma non solo, delle donne presenti in stragrande maggioranza nel lavoro di cura, una tipologia di lavoro che ha assunto il carattere di cavallo di Troia dalla logica del capitale, campo nel quale le cosiddette “doti femminili” sono più che mai richieste e sfruttate”.