Acabnews Bologna

Uno “scioperissimo” alla Dolce contro banca ore e part-time involontari

Ieri l’astensione dal lavoro con presidio davanti alla sede della cooperativa, “Molti gli asili nido e servizi educativi a Bologna e in provincia totalmente chiusi”, segnala l’Sgb, spiegando che le lavoratrici resteranno “in ‘mobilitazione permanente’ fino a quando le loro ragioni non troveranno soddisfazione”.

24 Febbraio 2023 - 11:58

E’ stato uno “scioperissimo”, racconta l’Sgb, quello che ieri ha coinvolto le/i lavoratrici/ori della coop Dolce, che “in centinaia” hanno manifestato sotto la sede aziendale di via Cristina da Pizzano. “Molti gli asili nido e servizi educativi a Bologna e in provincia totalmente chiusi (Castenaso, San Pietro in Casale, Galliera, San Matteo della Decima, Crevalcore, San Giovanni in Persiceto, Tavernelle, Castello d’Argile, Pieve di Cento, Padulle, Castel Maggiore, Mercatale, Ozzano, etc.) ed altri aperti solo con i ‘minimi essenziali’. Una partecipazione allo sciopero con pochissimi precedenti nell’ambito della cooperazione sociale del nostro territorio”, scrive il sindacato in un comunicato: “Tante le lavoratrici in presidio con cartelli con le parole d’ordine della vertenza che Sgb sta portando avanti da mesi, ‘vogliamo contratti adeguati alle ore lavorate’, ‘la vostra banca ore ruba i nostri soldi’, ‘noi, educatori stagionali senza disoccupazione’, ‘straordinario: chi l’ha visto?’, ‘pensati libera di scioperare’, ‘pensati libera da una mensilizzazione così’, ‘basta part-time involontari’. Molti gli attestati di solidarietà dalle famiglie degli utenti le quali hanno ben compreso che le ragioni dello sciopero sono giuste e condivisibili da chiunque abbia un minimo di buon senso. Fra queste segnaliamo il video pubblicato su Instagram dalla influencer Cristina Stellato”.

Continua l’Sgb: “Da condannare invece la lettera a firma del presidente della cooperativa, recapitata a tutte le lavoratrici e a molte famiglie alla vigilia dello sciopero, con la quale si attacca frontalmente lo sciopero stesso, definito un ‘disturbo da sopportare’, il sindacato Sgb ed in particolare i due rappresentanti che da anni stanno battendosi contro la ‘banca ore’ voluta fortemente da Cgil, Cisl e Uil. Una delegazione Sgb, composta da Francesca Mengoli, Rosella Chirizzi, Francesco Princigalli, Massimo Betti, è stata ricevuta dalla vice-presidente Carla Ferrero, Paolo Gardengi e Camilla Monteventi componenti del c.d.a., Pietro Ravagli responsabile ufficio personale. Sgb ha consegnato alla delegazione di controparte una richiesta scritta di apertura del confronto sindacale sui temi della banca ore, part-time involontari e consolidamento del monte orario contrattuale. La richiesta è stata predisposta sulla base della sentenza del giudice del lavoro del 27 gennaio 2023 con la quale è stata riconosciuta l’antisindacalità del comportamento della Dolce che ha sempre rifiutato un vero confronto con Sgb pur essendo lo stesso di gran lunga il secondo sindacato nella coop in termini di iscritti, privilegiando invece la trattativa con Cgil, Cisl e Uil (queste ultime due con adesioni numericamente insignificanti). Sgb ha inoltre stigmatizzato i contenuti della lettera di cui sopra e chiesto che vengano fatte le scuse pubbliche ai propri delegati. I componenti del c.d.a. hanno infine chiesto il tempo necessario per riportare la richiesta nel loro ambito e dare una risposta. Le lavoratrici, rimaste in presidio durante tutto l’incontro, hanno accolto la delegazione Sgb con gli applausi e si sono dichiarate in ‘mobilitazione permanente’ fino a quando le loro ragioni non troveranno soddisfazione”.