Presidio in piazza Verdi: “Orso vive!” | Sciopero delle lavoratrici Pictor | Aria Pesa al Comune: “Nuovo monitoraggio? Servono proposte operative” | Comune: cohousing in via Fioravanti 24 | Assemblea degli anarchici imolesi: esce il primo numero de L’Anarchista | Ritrovata la targa per le vittime della Uno Bianca.
Presidio in piazza Verdi, nella serata di oggi, “per ricordare Orso, Heval Tekoşer, caduto martire in un’imboscata mentre combatteva contro Daesh”. Lo rende noto il Cua, aggiungendo che nel corso dell’iniziativa sono state lette alcune delle testimonianze riportate da Lorenzo: “Parole dure, che raccontano la guerra, ma allo stesso tempo piene della speranza e della gioia di chi combatte per un mondo più giusto per tutti e tutte”. Sempre il Cua: “Per continuare a far vivere le idee di heval Tekoşer e di tutt* gli/le altr* martiri della Rivoluzione in Siria del Nord, rilanciamo l’appuntamento di questa domenica a Firenze per la Giornata nazionale per Orso Tekoşer e chi lotta per la libertà”.
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Nei giorni scorsi “si è svolto lo sciopero delle lavoratrici del settore delle pulizie trasferite dalla coop Open Group alla coop Pictor. Il motivo dello sciopero è il mancato rispetto dell’accordo sindacale firmato nella sede della Open Group lo scorso anno che garantiva continuità lavorativa, piena occupazione e un impegno a stabilizzare le lavoratrici a tempo determinato, insomma la giusta applicazione dell’articolo 2112″. Lo riferisce Usb. In occasione dello sciopero si è svolto anche un presidio a Budrio, nel corso del quale il sindacato “ha incontrato la direzione della cooperativa sottolineando da subito due questioni: la determinazione del sindacato contro possibili sostituzioni nei posti di lavoro delle lavoratrici in sciopero, l’intenzione concreta di non retrocedere dai motivi che hanno determinato questo sciopero”.
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Secondo il Comune è “prematuro trarre conclusioni” sull’inquinamento dell’aria delle scuole di Bologna, rilevato dall’indagine di Aria Pesa, “prima che questi dati siano validati e approfonditi da chi ha questo ruolo”. Lo ha dichiarato l’assessore comunale all’Ambiente, Valentina Orioli, annunciando che a breve verranno misurati i livelli di inquinamento dell’aria anche all’interno delle scuole, tramite l’adesione ad progetto dell’Agenzia europea per l’ambiente. Aria Pesa replica sottolineando che l’esperienza condotta “non è un’iniziativa sporadica di un gruppo di cittadini che si mette a piazzare campionatori in giro per case e scuole ma è un progetto con validità scientifica: la stessa Arpae ha detto essere un’esperienza valida”. Per quanto riguarda la nuova campagna di rilevazione del Comune, “è sicuramente positiva, ma è arrivato il tempo di agire, di fare delle proposte valide e di rendere operative tali proposte”, dice Aria Pesa: “Cosa succederà nell’attesa della campagna (che sarà comunque realizzata non prima del 2020)?”.
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Sul futuro degli spazi di via Fioravanti 24, l’amministrazione comunale ribadisce la strada del cohousing: “Nel complesso immobiliare di via Fioravanti 24 verrà realizzato un cohousing abitativo per circa 10 nuclei familiari”, afferma il Comune, nell’ambito della presentazione di un più ampio piano di intervento sul tema casa.
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Dopo il numero zero, l’Assemblea degli anarchici imolesi segnala l’uscita del primo numero de L’Anarchista, “foglio di critica e comunicazione libertaria”. Progetto che “riteniamo impellente in tempi in cui il pensiero unico, il tentativo sempre crescente di uniformare le coscienze su parole d’ordine becere ed inumane, sembra trovare terreno fertile in un |tessuto sociale frantumato. Il nostro intento è quello di proporre una visione altra dei problemi che affliggono la nostra quotidianità. Sentiamo il bisogno di rompere il muro del silenzio, per rinnovare una resistenza umana e culturale alla volgare barbarie con cui ci vogliono irretire e zittire, attraverso continui vuoti proclami. Per un futuro di libertà, solidarietà, uguaglianza e giustizia sociale. Ci siamo e continuiamo ad esserci”.
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E’ stata ritrovata a Granarolo la targa staccata qualche giorno fa dal momumento dedicato alle vittime della Uno Bianca, in viale Lenin. La targa, lasciata sul ciglio della strada, è stata rinvenuta casualmente da due carabinieri di passaggio.