Acabnews Bologna

::: Notizie brevi :::

Riders Union invia lettera alla Regione: “Intervenire per messa in sicurezza del servizio e continuità del reddito nell’emergenza” | Sgb rinvia presidio in Regione: “Si apre tavolo per il precariato di BolognaFiere” | Si Cobas presidiano negozio in via Rizzoli “contro licenziamenti camuffati per giusta causa” | Aria Pesa: “Che fine ha fatto l’emergenza climatica?”.

25 Maggio 2020 - 19:23

“Vogliamo dirlo chiaramente: non è possibile che sia demandata al Comune la fornitura dei DPI, è una precisa responsabilità delle aziende inviarli a tutti i riders delle piattaforme”. Così Riders Union Bologna, dopo la manifestazione di ieri, in una “lettera aperta” alla Giunta regionale, nella quale chiede “un regolamento regionale per la messa in sicurezza del nostro servizio, per la fine dei licenziamenti indiscriminati e per avere garanzie sulla continuità del reddito durante l’emergenza“. E se le consegne sono davvero un servizio essenziale, “pretendiamo un contratto di lavoro vero, che a molti di noi servirebbe anche per il rinnovo del permesso di soggiorno, in grado di garantirci diritti e di tutelarci” da “paga a cottimo e dispositivi di rating”. Di qui la richiesta di un incontro con la Regione per avere risposte alle rivendicazioni, diversamente “siamo pronti a mobilitarci nuovamente”, non solo contro le piattaforme “ma anche contro chi si sta prendendo la responsabilità di tollerare quanto detto fino ad ora”.

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“Si apre il tavolo per il precariato di BolognaFiere“. Ad annunciarlo oggi Sgb, che ha rinviato  il presidio previsto domani sotto la Regione. Spiega infatti il sindacato di base come “la cosiddetta Fase 2, si apre in Bologna fiere con l’azienda che a ‘causa della difficoltà ad ottenere il prestito ed in mancanza di liquidità’ ha annunciato che i lavoratori a tempo indeterminato non avranno l’anticipo aziendale, mese per mese e dovranno attendere i tempi di erogazione da parte dell’INPS”. Continua Sgb: “Abbiamo posto con forza al tavolo in città metropolitana, con Regione e Comune, la necessità di dare priorità alla discussione sulla situazione economica dei lavoratori” e “parallelamente lavorare sul protocollo sicurezza”. Se le risposte istituzionali “non arrivassero o tardassero nel tempo” il presidio sarà solo posticipato, “aggiungendo alle difficoltà dei lavoratori precari e in appalto anche quelli a tempo indeterminato che rischiano di restare senza reddito già dal mese di giugno”.

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Lavoratrici e lavoratori di Si Cobas Bologna segnalano invece con un post su Facebook di aver tenuto nella giornata di oggi un “presidio davanti a Maisons du Monde in via Rizzoli contro i licenziamenti, camuffati per giusta causa tramite uno stato di crisi inesistente, di 17 lavoratori afferenti al comparto logistico della filiera”. Nella fotografia allegata si vedono alcuni lavoratori che stazionano davanti all’ingresso del negozio, con bandiere del sindacato di base, distanziati e muniti di dispositivi di protezione individuale.

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“Che fine ha fatto l’emergenza climatica dichiarata dalla Regione Emilia-Romagna?” Se lo chiede la rete Aria Pesa , spiegando come “in un comunicato dello scorso 28 aprile dal titolo ‘L’Emilia-Romagna pronta a ripartire'” la Regione elenchi “tutte le misure e le risorse da spendere ‘dopo il lockdown causato dalla pandemia’, tra cui diversi miliardi di euro per costruire strade e autostrade quali, per citarne alcune, il Passante di Bologna, i nodi di Rastignano e Casalecchio, la Cispadana, le tangenziali di Mirandola e Forlì. A noi sembra evidente il contrasto tra la suddetta dichiarazione di emergenza climatica e la (ferma) volontà di investire pesantemente nel trasporto stradale”. Per questo, dicono dal comitato ambientalista “siamo sicuri che Elly Schlein, Irene Priolo e Stefano Bonaccini vorranno spiegare come queste opere siano compatibili con la Dichiarazione di Emergenza Climatica che hanno sottoscritto davanti ai cittadini e alle associazioni”.