In tante hanno risposto alla chiamata di Non Una di Meno. Riceviamo e pubblichiamo un video in cui si vedono “alcunə compagnə transfemministe bolognesi tappezzare muri della città con la loro rabbia per lanciare un messaggio: sorellə non sei sola!”. Otto i bus che partiranno da Bologna per la manifestazione nazionale di domani.
Centinaia di persone sono accorse ieri in piazza del Nettuno alla chiamata di Non Una di Meno Bologna nella giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne e di genere. Tanti i panuelos rosa, simbolo della lotta contro la violenza, numerosi gli interventi al microfono e i canti collettivi. “Venerdì scorso – così un intervento delle attiviste – eravamo in questa piazza a urlare la nostra rabbia contro gli ennesimi femminicidi successi qui in Emilia-Romagna. Noi sappiamo che la violenza patriarcale non si ferma nemmeno un giorno, sappiamo che la violenza è strutturale e ha doverse manifestazione e il femminicidio è il culmine più atroce di questa violenza, che agisce per mano maschile e che vuole limitare la libertà, la vita delle donne, la possibilità di oltrepassare i confini. Dopo due anni di pandemia per noi non sta andando tutto bene, come dimostra anche l’affossamento del ddl Zan. Noi donne e persone LGBTQIA+ non vogliamo sentirci fortunate se non siamo sfruttate, stuprate o ammazzate, perchè non saremo davvero libere finchè ci sarà un’altra donna in meno, una donna sfruttata o uccisa per mano maschile. Vogliamo ribaltare questo sistema che ci uccide. Oggi è una giornata triste, e lo è banalmente perchè esiste”.
Intanto sono già otto gli autobus in partenza sabato 27 per raggiungere la manifestazione nazionale che si terrà a Roma. Sempre ieri, in un video inviato in redazione insieme a un messaggio si vede “un’azione di ieri notte (due giorni fa, ndr) di alcunə compagnə transfemministe bolognesi, alla vigilia della giornata internazionale contro la violenza maschile e di genere. Hanno tappezzato muri della città con la loro rabbia per lanciare un messaggio: sorellə non sei sola! A tutte le donne e soggettività che stanno vivendo o hanno vissuto situazioni di violenza, si può uscire dalla violenza e sopravvivere con forza e orgoglio, insieme. E anche, siamo tantə, siamo arrabbiatə, non siamo vittime e vogliamo riprenderci le strade. Quando siamo insieme non abbiamo paura, ci vediamo al corteo nazionale di non una di meno il 27 a Roma”.
> Guarda il video inviato a Zic.it (l’articolo prosegue sotto):
E’ stato invece presentato pochi giorni fa il Rapporto 2021 dell’Osservatorio regionale sulla violenza di genere: in Emilia-Romagna nel 2020 sono cresciute del 43% le telefonate al numero verde 1522. Un trend in crescita confermato anche dai primi sei mesi del 2021 (+13%). Scendono, invece, i contatti con un Centro antiviolenza (-18,5%) e gli accessi al Pronto soccorso (-30%). Nel dettaglio, se da un lato cala il numero delle donne che nel 2020 ha preso contatto con un Centro antiviolenza -4.614 nel 2020, contro le 5.662 del 2019 (-18,5%)- dall’altro aumenta quello delle chiamate al numero verde antiviolenza 1522: 1.606 rispetto alle 1.125 del 2019 (+43%). Un dato quest’ultimo che di fatto raddoppia se si considerano solo le telefonate da parte di vittime di violenza e stalking: 913 rispetto alle 491 dell’anno precedente (+86%). E le prime anticipazioni relative all’anno in corso confermano il trend in crescita: 520 telefonate da vittime di violenza o stalking nel primo semestre 2021 contro le 462 dello stesso periodo del 2020 (+13%). E +107% rispetto al 2019.