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Nidi e materne comunali in sciopero: “Adesione altissima”

Presidio in via Ca’ Selvatica, poi in piazza Maggiore per incontrare l’assessore alla Scuola: su precarietà e organici “si è impegnato ad aprire un tavolo politico”, riferisce Sgb.

15 Febbraio 2022 - 17:41

È arrivato il giorno dello sciopero del personale di nidi e materne comunali: mobilitazione promossa “contro la massima flessibilità dell’orario di lavoro, contro la precarietà, per l’aumento degli organici di ruolo di collaboratori educatrici ed insegnanti”, scrive l’Sgb, che ha proclamato l’astensione dal lavoro insieme a Cobas e Cisl e accredita oggi una “grandissima partecipazione delle lavoratrici e lavoratori dei nidi e delle scuole dell’infanzia, con adesione che sfiora il 75%”.

Lavoratrici e lavoratori sono stati dalle nove del mattino in presidio in via Ca’ selvatica per poi raggiungere Palazzo D’Accursio, dove una delegazione è stata ricevuta dall’assessore alla scuola Ara.

Spiega il sindacato: “Durante l’incontro l’Assessore ha riconosciuto l’esistenza di problemi nelle relazioni con i sindacati e quindi con le lavoratrici e i lavoratori da parte dell’appartato tecnico ed ha dichiarato di avere aperto una riflessione nel merito. Ha dichiarato che il tavolo tecnico che qualche sindacato ha deciso di forzare fino al giorno prima dello sciopero proprio per sminuirne la portata, visto che non ha portato risultati verrà chiuso mentre il progetto come proposto dall’amministrazione andrà avanti. Su questo il nostro giudizio rimane totalmente negativo e crediamo che questo progetto sia fallito ancora prima di partire. L’assessore si è impegnato invece ad aprire un tavolo politico che affronterà due temi fondamentali posti durante il confronto, le corrette relazioni sindacali e una riorganizzazione che abbia l’obiettivo di garantire migliori condizioni di lavoro. Ha dichiarato inoltre la disponibilità a partire dal tavolo di cui sopra, a recepire due nostre richieste fondamentali: l’avvio di un percorso di stabilizzazione dei precari e la riduzione dei rapporti numerici adulto/bambini spingendosi ad affermare che nei prossimi giorni su quest’ultimo punto vi sarà un delibera di giunta”.

“Da parte nostra – tira le somme Sgb – attendiamo i risultati di questa riflessione e la convocazione del tavolo politico ma non disarmiamo affatto. Ciò che conterà saranno i risultati concreti che purtroppo oggi ancora non si vedono”.

Ieri aveva avuto luogo un altro incontro tra sindacati e amministrazione, che aveva “ribadito ciò che ha sempre affermato fin dall’inizio di questa vicenda – aveva scritto Sgb in un precedente comunicato – no al ripristino dell’orario prolungato nel mese di febbraio, no alla modifica dell’orario delle educatrici del potenziamento delle 7,15 per riportarlo a sei ore al giorno, no all’aumento dei jolly. La trattativa non si è formalmente conclusa definitivamente solo perché la Cgil ha posto un problema di metodo (sic!), secondo cui il tempo della chiusura del confronto scadrebbe il 20 febbraio e non il 13 come affermato dall’amministrazione comunale. Ci sarà quindi una ulteriore inutile convocazione. Ci auguriamo solo che i sindacati che hanno deciso di fare da stampella ad Ara non continuino a raccontare e scrivere balle alle lavoratrici”, afferma l’Sgb. Intanto, “visto che al peggio non c’è mai fine- continua il sindacato- l’amministrazione ha tenuto a ribadire la necessità di incentivare ulteriormente il sistema di flessibilità del personale (chi scrive fregnacce sull’orario multi periodale rifletta e la faccia finita di prendere in giro le lavoratrici). Non paga di tutto ciò l’amministrazione ha dichiarato che intende fare partire il progetto pur in mancanza del numero minimo di lavoratrici precarie che abbiano accettato la trasformazione in full time (60 su 100)”.