Alla Dozza le persone ristrette sono 851, contro una capienza regolamentare che sarebbe di 500. E nel 2019 cinque i suicidi nei penitenziari della regione: tre a Bologna, uno a Ravenna e uno a Forlì.
Continua a persistere un evidente sovraffollamento nei penitenziari dell’Emilia-Romagna: al 31 dicembre erano presenti 3.834 persone a fronte di una capienza regolamentare di 2.793 posti, mentre solo alla Dozza di Bologna l’8 gennaio le presenze ammontavano a 851 per 500 posti regolamentari. Sono i dati forniti in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario dall’Ordine degli avvocati, che ha anche segnalato il tema suicidi: sui 53 registrati nel 2019 in tutte le carceri italiane, cinque sono avvenuti in Emilia-Romagna e cioè tre a Bologna, uno a Ravenna e uno a Forlì. In questo contesto, il Tribunale di sorveglianza bolognese è talmente sotto organico che la sua presidente “si è recata nel carcere di Bologna per incontrare una delegazione di detenuti e spiegare loro la difficile situazione in cui è costretta ad operare”, riferiscono gli avvocati.
