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Maxi b&b, studentati di lusso e spazi abitativi liberati: parte la mappatura

Il progetto GlitcHousing è stato lanciato insieme all’occupazione, venerdì scorso, dell’ex istituto Zoni: la mappa interattiva, aggiornabile tramite le recensioni e i contributi delle/gli utenti, è il cuore di “una piattaforma ibrida di immaginazione per un abitare nuovo e sociale”.

16 Ottobre 2023 - 10:15

I grandi attori privati del sistema abitativo cittadino, gli studentati di lusso e poi i “glitch”, ovvero gli “spot che non rientrano nelle logiche del mercato immobiliare e che lo intaccano tramite pratiche di liberazione e autorecupero”: tutto su una mappa interattiva, “in continuo aggiornamento, tramite le recensioni e i contributi di ogni utente: da un lato per segnalare studentati privati, case fatiscenti o con prezzi esorbitanti, grandi proprietari di B&B; dall’altro per connettere spazi liberati, posti letto gratis e tutte le altre forme possibili di ospitalità, con chi oggi non riesce a trovare casa”. Il nuovo progetto si chiama GlitcHousing ed è stato lanciato dal Cua in concomitanza con l’occupazione, venerdì, dell’ex istituto Zoni in viale Filopanti 5/a, trasformato in uno Student Hostel e cioè in uno spazio liberato “per ripensare l’abitare in maniera sociale e collettiva” con “posti letto gratis, forme di solidarietà e organizzazione attiva”.

Porte riaperte, così, per “una residenza universitaria privata della fondazione R.U.I. che da anni è ormai lasciata alla polvere e al disuso”, spiega il collettivo, chiedendo “un tavolo di trattativa alla presenza di proprietà e università, con lo scopo di: far diventare l’immobile patrimonio dell’Ateneo e quindi di pubblica disponibilità; una riapertura repentina della residenza e una sua messa a disposizione per tutta la mole di studenti e studentesse idonee non assegnatarie degli alloggi Er.go”.

Proprio quella di viale Filopanti è quindi una delle quattro occupazioni abitative in corso segnalate sulla mappa di Glitchousing: ci sono anche Radical Housing Project in via Corticella 115, le Case Popolari Recuperate di via Regnoli 15 e In/Out via Mazzini 90. Glitchousing “è una piattaforma ibrida di immaginazione per un abitare nuovo e sociale”, spiegano le/i promotrici/ori del progetto: “Davanti ad una crisi abitativa che si fa sempre più dilagante nasce un sito capace di agevolare la ricerca di una casa per studenti e studentesse, mettendo in guardia da fregature e sponsorizzando la soluzione più adeguata ai tuoi bisogni. Il glitch è una anomalia strutturale di un codice informatico che può essere controutilizzata per ottenere dei risultati non previsti dal codice stesso; allo stesso modo Glitchousing Project è l’algoritmo capace di irrompere nel modello urbanistico generale e di ridisegnarne uno nuovo. Glitchousing project è una piattaforma solidale di connessione e organizzazione; un’infrastruttura utile a intrecciare storie, esigenze e percorsi con l’obiettivo di reimmaginare un nuovo modo di abitare lo spazio urbano. Che aspetti? Dai un’occhiata alla mappa, raccontaci la tua storia, segnalaci eventuali case in cui è meglio non abitare e trova un posto in uno degli Student Hostel!”.