Oggi la sentenza di primo grado: stessa pena per altri tre manifestanti, ma intanto le misure cautelari passano dagli arresti domiciliari a tre divieti e un obbligo di dimora nella città lombarda.
“Alle 12.45 di oggi, giovedì 21 gennaio, è arrivata la sentenza di primo grado (con rito abbreviato) per quattro antifascisti imputati a seguito del corteo del 24 gennaio a Cremona, giornata della collera antifascista che era stata indetta a seguita dell’attacco squadrista e fascista del 18 gennaio contro il centro sociale Dordoni che mandò in coma Emilio, compagno del Dordoni. I giudici hanno riconosciuto il pesantissimo reato di devastazione e saccheggio, condannando tutti in primo grado a quattro anni di reclusione”. A darne notizia è Radio Onda d’Urto. Tra i condannati c’è anche Matteo, leccese ma studente a Bologna, che era stato arrestato lo scorso giugno prima di passare ai domiciliari e poi ancora all’obbligo di dimora. “Per tre dei quattro compagni è stato anche deciso di tramutare la custodia cautelare ai domiciliari in un divieto di dimora nel Comune di Cremona. Per solo un compagno invece permane l’obbligo di dimora, in quanto residente a Cremona”. Il gup ha stabilito anche una provvisionale di 200.000 euro per il Comune lombardo.
L’accusa, ricorda Radio Onda d’Urto, aveva chiesto “cinque anni di reclusione per due 21enni, all’epoca frequentanti il centro sociale cremonese Kavarna, e per Matteo, 24enne universitario leccese a Bologna: quattro anni e otto mesi per Mauro, 31enne antifascista bresciano”.