Anche altri tre imputati rischiano pesanti condanne per il corteo dello scorso gennaio, seguito al grave ferimento di un attivista del Dordoni. Solidarietà da Libertà di dimora e Hobo.
Ieri “quattro compagni che hanno partecipato insieme a tanti e tante di noi alla grande giornata antifascista del 24 gennaio a Cremona hanno ricevuto dal pm la richiesta di svariati anni di carcere con l’accusa di devastazione e saccheggio. Già sottoposti a misure cautelari preventive nella forma di arresti domiciliari e obblighi di dimora, Mattia, Aioub, Matteo e Mauro oggi ricevono l’ennesimo tentativo di arrestare e reprimere l’antifascismo”. E’ la segnalazione diffusa da Libertà di dimora. Matteo, leccese ma studente a Bologna, era stato arrestato lo scorso giugno prima di passare ai domiciliari e poi ancora all’obbligo di dimora.
“La loro unica colpa è stata quella di essere stati fieramente presenti come tutti e tutte noi a Cremona per gridare forte e chiaro la propria complicità ad Emilio finito in ospedale per mano fascista, la stessa mano che ha vigliaccamente cercato di colpire il Csoa Dordoni di Cremona. Come Emilio e l’attività politica quotidiana del suo centro sociale non si sono lasciate minimamente intimidire dal vile agguato fascista, così i compagni colpiti oggi continueranno determinati nella loro lotta antifascista. Esprimiamo la nostra piena complicità a Mattia, Aioub, Matteo e Mauro. Nessuna Procura fermerà il vento antifascista. A Cremona c’eravamo tutte e tutti!”, è la fine del comunicato di Libertà di dimora, condiviso anche da Hobo.
A quanto si apprende per Matteo e altri due imputati la Procura ha chiesto una condanna a cinque anni, mentre per il quarto manifestante la richiesta è di quattro anni e otto mesi.