A 50 anni dalla strage di stato in piazza Fontana a Milano, per "sottrarne la narrazione a retorica, falsicazioni e oblio", le iniziative promosse nel corso della settimana sul territorio bolognese e i materiali di archivio di Zeroincondotta.
"Cremona 2015 non è ancora finita", scrive Matteo, uno degli antifascisti arrestati e condannati in via definitiva per la manifestazione che seguì la pesante aggressione ai danni di Emilio. Nella sua lettera un appello a "riflettere, discutere e confrontarci per tutelarci e difenderci da questo tipo di dispositivo giudiziario".
Cua: "Lezione al 38, con studenti ammassati o fuori dall'aula" | Raccolta firme per spostare la nuova antenna per telefonia dall'ex Cierrebi | Una t-shirt per sostenere spese legali di Matteo, condannato per la manifestazione antifascista a Cremona del 2015 | Tpo-Làbas intervengono all'indomani della mobilitazione 'no-Salvini' | Prosegue la mobilitazione contro la regionalizzazione scolastica.
Blitz in via Zamboni a seguito delle condanne di tre manifestanti che parteciparono al corteo contro Casapound del 24 gennaio 2015 a Cremona. Hobo contesta l'ex rettore Dionigi: lui e il Pd "parte del problema".
Ieri la Cassazione ha confermato tre condanne a tre anni e otto mesi per devastazione e saccheggio, una quarta a due anni e un mese per resistenza. Csa Dordoni: "Reato di guerra per colpire conflittualità politica".
Riconosciuti al Comune risarcimenti per complessivi duecentomila euro. In un altro processo condannato un manifestante a nove mesi per oltraggio.
Martedì antifascisti in presidio mentre in Corte d'appello si terrà l'udienza per quattro manifestanti in piazza a Cremona il 24 gennaio 2015. Vanno avanti anche gli altri procedimenti aperti sui fatti di quella giornata.
Per quanto avvenuto durante il corteo del gennaio 2015, il giudice riconosce per due manifestanti i soli reati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Nove e dieci mesi le pene stabilite, assolto un terzo imputato.
Oggi la sentenza di primo grado: stessa pena per altri tre manifestanti, ma intanto le misure cautelari passano dagli arresti domiciliari a tre divieti e un obbligo di dimora nella città lombarda.
Anche altri tre imputati rischiano pesanti condanne per il corteo dello scorso gennaio, seguito al grave ferimento di un attivista del Dordoni. Solidarietà da Libertà di dimora e Hobo.
Sette accusati di devastazione e saccheggio per quanto avvenne al corteo antifascista dello scorso 24 gennaio, convocato dopo una grave aggressione operata dai neofascisti di Casapound. Il comunicato del centro sociale Dordoni.
Sostituiti con l'obbligo di non allontanarsi da Lecce. Era stato arrestato a giugno per il corteo di gennaio contro Casapound. Cua: "La battaglia per la liberazione completa non si ferma". Libertà di dimora: "Crolla castello accusatorio".
