Acabnews Bologna

Logistica, sciopero alla Dhl

Impianti fermi e attivisti di SiCobas e Laboratorio Crash in picchetto all’Interporto. La mobilitazione dopo il mancato accordo nazionale su cambi d’appalto e superamento della figura del socio lavoratore.

24 Febbraio 2015 - 17:22

Picchetti Dhl (foto fb Laboratorio Crash)Dall 14 di ieri all’una di stanotte impianti fermi alla Dhl di Bologna, come in diversi altri centri italiani.

Spiegano su facebook i SiCobas di Bologna che, analogamente a quanto accaduto con Sda (leggi comunicato sotto, ndr), “Dhl ha fatto saltare il tavolo di trattativa a livello nazionale (già concluso con Gls, Tnt, Brt)”. Il negoziato mirava a ottenere garanzie per i lavoratori soprattutto per quanto riguarda cambi d’appalto e il superamento della figura del socio lavoratore.

“Lasciati nel piazzale decine di camion con nessuno che li caricasse – si legge sul social network – Il blocco degli straordinari farà il resto nel rendere difficile la ripresa dell’attività. L’assemblea dei lavoratori al termine dello sciopero si è data appuntamento nei prossimi giorni per ulteriori iniziative. Sarà lunga, torneremo presto!”. A sostenere la mobilitazione dei facchini anche attivisti del Laboratorio Crash.

* * * * * * * * * *

Sciopero alla Sda di Bologna

Oggi 20/02/2015 abbiamo appreso che SDA con effetto immediato disdiceva l’appalto per la movimentazione merci dell’hub di Bologna alla cooperativa Italprima affidando il servizio a partire da questo lunedì a due diversi consorzi.

La reazione immediata è stato lo sciopero di tutte le SDA a livello nazionale, iniziativa in cui rientra la trattativa a livello italiano per il superamento dell’accordo FEDIT e per imporre alla committente determinate condizioni economiche e normative migliorative rispetto al contratto nazionale (trattativa peraltro conclusa nella giornata di ieri con BRT e TNT).

Il risultato raggiunto dalla mobilitazione nazionale e del picchetto davanti all’hub di Bologna è stato quello di far desistere SDA dall’introdurre all’interno dell’impianto due cooperative. L’attuale situazione è una soluzione ponte fino al 31/03/2015 per consentire alla stessa di avviare un regolare bando di gara affinché l’attività di movimentazione merci all’interno dell’impianto avvenga con una sola cooperativa a partire dal 01/04/2015 (come è tutt’ora).

Nell’incontro che il S.I. Cobas terrà con SDA il prossimo mercoledì andremo a definire le questioni pregresse (SDA dovrà farsi carico di quanto dovuto dalla cooperativa uscente) e che sia durante il mese di marzo sia successivamente (quanto subentrerà stabilmente il nuovo unico fornitore) vengano garantite le medesime condizioni economiche e contrattuali compresa la contrattazione di secondo livello avuta al costo di tanto sudore, fatica e tanti picchetti.

Con l’unità di tutti i lavoratori, grazie al peso conquistato a livello nazionale in questi anni, possiamo contrastare la politica che sta cercando di portare avanti SDA: far tornare la situazione nei suoi magazzini identica a quella di anni fa quando le due cooperative presenti dividevano i lavoratori mettendoli in concorrenza per mantenere salari bassi e condizioni da super sfruttamento.

S.I. Cobas nazionale