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Flash mob contro il polo logistico di San Pietro: “Difendiamo il nostro territorio!”

“I lavori svolti finora per ospitare i 28 ettari dell’hub (di cui circa la metà su terreno non impermeabilizzato) hanno visto l’abbattimento di ogni forma di vegetazione presente e dei resti di un antico mulino del ‘300”, spiega la Rete NoHub. “Si continuano a replicare modelli di sviluppo e di lavoro anacronistici”, aggiunge la Casona.

10 Luglio 2022 - 15:50

Flash mob stamattina a Ponticelli di Malalbergo, con ritrovo nel piazzale dell’ex zuccherificio in via Ca’ Bianca, al grido di “Difendiamo il nostro territorio!” e “Facciamo sentire le nostre voci!”. Spiega la Rete NoHub: “Se il progetto del polo logistico di Altedo ha subìto una battuta d’arresto, quello di San Pietro in Casale sta procedendo a tutto spiano! Nonostante la Regione avesse dato indicazione di mantenere una fascia alberata presente nell’area, suggerendo addirittura di aumentarne la superficie, i lavori svolti fino a oggi per ospitare i 28 ettari dell’hub (di cui circa la metà su terreno non impermeabilizzato) hanno visto l’abbattimento di ogni forma di vegetazione presente e dei resti di un antico mulino del ‘300. L’originaria struttura di questo edificio e l’insediamento, nei secoli punto strategico e di grande importantza per il nostro territorio, rischiano di venire sepolti definitivamente dai capannoni del nuovo polo logistico Per ironia della sorte a pochi decide di metri da questi resti passerà la ciclovia del Navile, pista ciclabile turistica di importanza nazionale che percorrerà questa via d’acqua. E’ a dir poco paradossale l’idea di creare un percorso cicloturistico sulle vie d’acqua del territorio e conteporaneamente cancellarne una testimonianza storica così importante. Non lasciamo che la speculazione distrugga il nostro territorio!”, è l’appello della Rete.

“Basta poli logistici, soprattutto in prossimità delle autostrade. Si continuano a replicare modelli di sviluppo e di lavoro anacronistici, che inquinano i nostri territori, cementificano e non tutelano i lavoratorie le lavoratrici”,  aggiunge la Nuova Casa del popolo “La Casona” di Ponticelli.