Oggi manifestazione nell’area dove dovrebbe sorgere il polo: un modo per protestare e allo stesso tempo visitare da vicino “le risaie e le zone umide limitrofe che rischiano di scomparire per sempre”. Dall’iniziativa un “no” anche al progetto per un altro hub previsto poco lontano, a San Pietro in Casale.
Manifestazione nell’area dove dovrebbe sorgere il nuovo polo logistico di Altedo, oggi, da parte delle numerose associazioni e realtà ambientaliste che si stanno battendo contro la realizzazione del progetto. “Polarizziamoci contro il polo: Salviamo le risaie e il territorio in cui viviamo”, scrive la Nuova Casa del popolo “La Casona” di Ponticelli, ricordando che è possibile opporsi al nuovo polo anche tramite una petizione online e dicendo “grazie a tutte le realtà, a cittadine e cittadini che sono sces@ in campo per dire no al progetto dell’hub logistico di Altedo e San Pietro in Casale. Ricordiamo che complessivamente stiamo parliamo di quasi 100 ettari di cui solo poco più di una decina già impermeabilizzati”. Così come indicato nella convocazione della manifestazione, i manifestanti hanno dato vita ad “un flash mob a base di ‘risate’ di protesta sul posto e per visitare le risaie e zone umide limitrofe che rischiano di scomparire per sempre”. Presenti alla manifestazione di oggi anche alcuni cittadini di San Pietro in Casale, dove insiste il progetto di un altro polo logistico. Si tratta di un’opera da 25 ettari, che in parte rappresenta un intervento di riqualificazione industriale, andando a recuperare l’area dell’ex zuccherificio. Ma 15 ettari sarebbero sottratti al terreno agricolo, che essendo rimasto in colto per anni, si è rinaturalizzato ed è “di grande pregio”, spiegano gli ambientalisti. In quell’area, tra l’altro, “ci sono presenze botaniche e di fauna anche rare e nel bosco che vogliono abbattere nidifica il falco pescatore, molto raro da queste parti”, riferiscono i cittadini di San Pietro in Casale.