Acabnews Bologna

Ex Galaxy verso la chiusura, abitanti:
”Non ce ne andremo”

Il Comune vuole sfrattare a settembre le 300 persone che vivono nel residence di via Fantin senza proporre nessun’altra soluzione. Ieri una prima manifestazione: “Scadenza? Non siamo ortaggi”.

10 Maggio 2017 - 10:56

Una delegazione di abitanti dell’ex Galaxy comprese diverse mamme e bambini, ha manifestato ieri mattina, supportata dagli attivisti di Social Log, sotto le finestre di Palazzo d’Accursio, dietro lo striscione “Non abbiamo scadenze”: perché “siamo persone, non frutta e verdura”. Il Comune ha infatti deciso di chiudere l’ex residence in cui ad oggi vivono 77 famiglie, oltre metà delle quali  provenienti dallo sgombero dell’ex Telecom: in totale piu’ di 300 persone, con 120 minori. Ai nuclei arrivati dall’ex Telecom è già stata notificata, tre settimane fa, la scadenza del contratto. Per tutte le altre famiglie il termine per la permanenza è comunque fissato al 19 settembre, data entro cui il Comune intende svuotare l’immobile. Il tempo passato nell’ex residence sarebbe dovuto servire come transizione verso “un alloggio dignitoso e definitivo ma così non è stato”, spiega il collettivo, ma così non è stato. Per gli abitanti non sembra esserci altra prospettiva che la strada, dato che “le istituzioni cittadine stanno dicendo che non ci sono soluzioni e che non ci sarà un allungamento dei tempi di scadenza del Galaxy”. Gli assistenti sociali “già dicono che ci sarà lo sgombero dello sgombero”, ma nessuno è intenzionato a “lasciare quell’immobile conquistato con due anni di battaglie tra ex Telecom, occupazioni abitative e picchetti antisfratto”.

Il Galaxy, spiega uno degli inquilini, “rappresenta per queste famiglie l’unica casa possibile in questo momento”. Chi deve lasciare l’alloggio otterrà solo i sei punti per l’Erp: però per molte famiglie non saranno abbastanza e, in ogni caso, passerebbe del tempo tra l’uscita dal residence l’assegnazione. E così, “se si arriverà ad uno sgombero la prospettiva che si apre davanti alle famiglie è di nuovo quella dell’occupazione”.

La vicenda del Galaxy, ricorda Social Log, insiste in un contesto di perdurante grave emergenza abitativa, con la decurtazione di un terzo degli alloggi di transizione e l’obiettivo di 500 assegnazioni Erp declamato da Acer ma finora rimsto sulla carta, “nonostante la propaganda”, mentre aumentano le famiglie in difficoltà. Il collettivo si trova infatti a organizzare mediamente tre picchetti anti-sfratto a settimana, e il rinvio non è certo assicurato, come mostra il caso di una donna, collaboratrice domestica, che dopo aver perso la casa “ora è costretta a vivere in un garage con il figlio” di quattro anni.