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“Diritto alla casa, diritto alla città”: manifestazione alle porte del Comune

Presidio promosso dall’Unione Inquilini, con l’adesione di diverse altre sigle, in occasione dell’Assemblea pubblica sulla casa indetta dall’amministrazione. “Occorrono investimenti statali, regionali e comunali per il recupero del patrimonio pubblico sfitto e inutilizzato per trasformarlo ai fini di Edilizia residenziale pubblica”, uno dei punti sostenuto dalla piazza.

15 Maggio 2023 - 18:57

Presidio per il diritto all’abitare in piazza Nettuno, oggi pomeriggio, in concomitanza con l’Assemblea pubblica sulla casa indetta dal Comune a Palazzo D’Accursio. “Le politiche abitative, anche a Bologna, sono ormai un problema strutturale. La trasformazione della città in turistificio ad uso e consumo del capitale è diventato un flagello per lavoratrici e lavoratori che faticano a trovare un luogo in cui vivere, farsi una famiglia e creare una comunità cittadina sociale e coesa. Da anni le amministrazioni statali, regionali e comunali affrontano la questione abitativa dal punto di vista emergenziale mettendo in campo soluzioni raffazzonate con ingenti esborsi di denaro pubblico che va a finire nelle tasche del capitale finanziario”, ha scritto l’Unione Inquilini promuovendo la manifestazione, a cui hanno aderito anche Confederazione Cobas, Fridays for future, Sinistra Unita, Giovani Comunisti, Pci, Prc, CittadinanzAttiva e Link.

“Da sempre come sindacato Unione Inquilini proponiamo e lavoriamo per una drastica inversione di queste politiche abitative- continua il comunicato- perché vogliamo una società diversa da quella attuale dove l’uomo e non il capitalismo sia il centro dell’azione politica. Occorrono: investimenti statali, regionali e comunali per il recupero del patrimonio pubblico sfitto e inutilizzato per trasformarlo ai fini di Edilizia residenziale pubblica; politiche sociali, con assunzioni di personale formato (assistenti sociali), che guidino il passaggio da casa a casa in caso di sfratto; efficientemento energetico del patrimonio abitativo pubblico; il censimento di tutto il patrimonio abitativo pubblico e comunale e relativo piano abitativo sullo stesso; politiche salariali e di stabilizzazioni che combatano il precariato all’interno dei luoghi di lavoro pubblici”.