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Dal Sabin occupato: “Scuola abbandonata dalle istituzioni”

Studentesse e studenti: “Vogliamo riappropriarci dei nostri spazi e dei nostri tempi che sono da troppo tempo ignorati e calpestati”, l’occupazione “è una rivendicazione verso un sistema scolastico che non soddisfa più le esigenze di una società dinamica come quella di oggi”.

30 Marzo 2023 - 16:33

“Con l’occupazione noi studenti del liceo Sabin di Bologna vogliamo riappropriarci dei nostri spazi e dei nostri tempi che sono da troppo tempo ignorati e calpestati”. È il comunicato diffuso in rete nella serata di ieri dalle studentesse e dagli studenti del plesso di via Matteotti.

“Viviamo la scuola come una costrizione – si legge poi –  un obbligo imposto dall’esterno: ogni giorno ci svegliamo stanchi cercando un motivo per andare a scuola, mentre dovremmo alzarci la mattina con la consapevolezza di farlo per la nostra crescita culturale e sociale. Questo nostro atto è una rivendicazione verso un sistema scolastico che non soddisfa più le esigenze di una società dinamica come quella di oggi e che dovrebbe formare persone consapevoli piuttosto che contenitori riempiti di informazioni. Vogliamo che alla scuola sia riconosciuto il suo ruolo fondamentale nel futuro del Paese e che venga considerata quindi una risorsa su cui puntare in modo strategico, in controtendenza con le politiche degli ultimi anni che attraverso continui tagli di finanziamenti l’hanno ridotta nello stato attuale: un’impalcatura pericolante che rimane in piedi solo grazie al lavoro estenuante che i docenti si trovano costretti a svolgere abbandonati dalle istituzioni”.