::: Notizie brevi :::

Nel carcere della Dozza di Bologna si è registrato un altro decesso improvviso, il quarto dall’inizio dell’anno: domenica mattina un uomo di mezza età, da lungo tempo detenuto, è stato trovato morto nel suo letto nella sezione del circuito protetto del carcere. Si tratta della sezione in cui sono ospitate persone per le quali si tende a escludere il contatto con il resto della popolazione detenuta, anche “al fine di evitare l’esposizione al rischio di subire aggressioni o sopraffazioni”, spiega il Garante comunale Antonio Ianniello. Intanto, nel lasso temporale che va dalla fine del gennaio 2021 al febbraio 2022 erano già state tre le persone detenute trovate morte improvvisamente nel loro letto (una di queste nella stessa sezione del circuito protetto, ai tempi collocata in un altro piano del reparto giudiziario). “Così pare configurarsi un tasso di incidenza che necessita di un’adeguata analisi”, dichiara Ianniello.

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“Il liceo Sabin è occupato”, comunica la stessa scuola tramite il proprio sito. “Si comunica che i rappresentanti degli studenti hanno dichiarato la scuola occupata. Si avvisano le famiglie che tutte le attività didattiche sono forzatamente sospese e al momento non è possibile garantire le normali regole di sicurezza per gli studenti”, continua l’avviso. L’occupazione del Sabin si aggiunge a quelle del Minghetti ieri e del Copernico oggi.

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“Alcuni giorni fa, anonimi hanno dato voce e volti agli alberi abbattuti nel parco Eugenio Montale per far spazio al cemento del Passante“, segnala Bologna for climate justice: “Nel frattempo, silenzio tombale da parte del Comune di Bologna e della Regione Emilia-Romagna sulla Valutazione di Impatto Sanitario chiesta oltre un anno fa da decine di associazioni”.