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Covid-19, stretta sui controlli: elicotteri su parchi e giardini

Da domani fino a Pasquetta più accertamenti anche sulle strade verso il mare o la montagna e nelle stazioni. Epidemia: altri 7 decessi nel bolognese. Intanto l’emittente autogestita Radio Spore si propone come spazio “di socialità e discussione” nella quarantena. Lavoro, Sgb sui lavoratori dei servizi educativi: “Diamo il 100%, vogliamo il 100%”.

08 Aprile 2020 - 18:39

Da domani e fino a Pasquetta saranno intensificati, a Bologna e provincia, i controlli da parte di forze di polizia e Polizia municipale. E’ quanto ha comunicato oggi la Prefettura, l’obiettivo è quello di bloccare le uscite nel weekend di Pasqua. Già a partire da domani Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza svolgeranno “controlli straordinari sulle strade che portano al mare e verso le seconde case in collina o in montagna, oltre che nelle stazioni ferroviarie”. I controlli, dicono dalla Prefettura, “saranno effettuati anche dall’alto con gli elicotteri, per individuare e sanzionare eventuali assembramenti in parchi o aree verdi”, mentre la Polizia locale “sorveglierà le aree cittadine”.

Intanto, nel territorio metropolitano si registrano altri 7 decessi e sono stati accertati altri 99 casi di positività, che raggiungono le 2.433 unità, di cui 325 a Imola (3 in più di ieri). Complessivamente, in Emilia-Romagna i contagi sono 18.234 (+409), a fronte di 78.367 i test effettuati (+3.176). Cinquantaquattro le persone che hanno perso la vita nelle ultime 24 ore rilevate, mentre i ricoverati in terapia intensiva sono 361 (-5), le persone in isolamento domiciliare 7864 (+3), quelle guarite 2890 (+293) di cui 1143 risultate negative a due tamponi consecutivi (+91). Nelle altre province: 2.980 Piacenza (27 in più), 2.395 Parma (30 in più), 3.352 Reggio Emilia (137 in più), 2.811 Modena (53 in più), 538 Ferrara (16 in più), 746 Ravenna (8 in più), 1.058 Forlì-Cesena (24 in più), 1.596 Rimini (12 in più).

Parlando invece di iniziative nel campo dell’informazione autogestita durante l’emergenza coronavirus, pubblichiamo volentieri un messaggio inviato in redazione da Radio Spore, “radio autogestita nata in Xm24” dal 2018. Questo il messaggio della radio: “In questo momento di quarantena dalle nostre case siamo impegnat* a cercare spazi di socialità e discussione, modi alternativi di incontrare persone vicine e distanti. L’esigenza di comunicare si riflette anche nel panorama delle radio autogestite che registrano un aumento delle ascoltatrici. Diverse emittenti stanno promuovendo assemblee radiofoniche locali o inter-regionali raccogliendo testimonianze e racconti che variano dalla vita quotidiana alla situazione lavorativa o non lavorativa, a interventi di lavoratrici, medici, disoccupate, precari, e di spazi e realtà autogestite. In questa maniera possiamo recuperare parzialmente una modalità di discussione collettiva che ora ci manca e di cui c’è necessità. Anche Radio Spore sta attraversando una fase di cambiamento e il palinsesto si sta popolando di nuovi programmi e dirette. Siamo in continua evoluzione!”.

Queste sono “alcune trasmissioni per iniziare” segnalate da radioattiviste e attivisti: “Il giornale radio che va in onda dal lunedì al venerdì alle 13 con notizie dal locale all’inter-galattico!; Ogni giovedì dalle 17 a sfinimento… Radio Salotto!! Recuperiamo il mercato settimanale di Xm24 con una diretta interattiva, scriveteci per contributi, canzoni e improvvisazioni!; La domenica pomeriggio assemblea radiofonica locale! Anche in tempi di quarantena le lotte delle realtà sociali autogestite e dei collettivi non si fermano! Raccontiamoci, discutiamo(ci) e troviamoci nell’etere”. Per la prossima “domenica 12 aprile l’appuntamento è alle 16 e dalle 18 in poi ritrasmettiamo le assemblee radiofoniche nazionali promosse da Radio GrAMma, radio autogestita dell’Lsoa Buridda (Genova). Ogni settimana interviste e interventi live oltre a contributi audio. L’invito è aperto a gruppi organizzati e singol*, inviateci racconti, testimonianze, comunicati, interventi alla mail radiospore at oziosi punto org entro il sabato a mezzogiorno”.

Questi invece sono “i nostri canali di comunicazione: il sito radiospore.oziosi.org dove potete ascoltare la radio in streaming; la mail radiospore at oziosi.org; @radiospore@mastodon.bida.im profilo su mastodon (https://mastodon.bida.im/), il social network libero e decentralizzato. Scriveteci per commenti, idee, notizie e QSL! Restate sintonizzati! *Radio Spore* *Una voce senza padroni*”.

Parlando di lavoro, è di oggi un comunicato diffuso da Sgb in merito ai lavoratori dei servizi scolastici. Per il sindacato di base quella del coronavirus sta diventando “un’emergenza che sta diventando normalità! Diamo il 100% vogliamo il 100% è arrivato il momento che scuole, comuni e cooperative gestiscano con correttezza e competenza questa ‘normale emergenza’. Ad oggi dopo ormai 42 giorni di chiusura dei servizi scolastici ancora non esiste una riprogettazione e conseguente comunicazione univoca ai lavoratori coinvolti nella sospensione dei servizi; da Comune a Comune, da quartiere a quartiere, da cooperativa a cooperativa, i lavoratori dei servizi scolastici sono in balia di incompetenti e pigri amministratori e dirigenti scolastici; amministratori e che pur di risparmiare qualche euro continuano nell’ottusa e criminosa scelta di far pagare questa emergenza ai soliti noti, i più deboli , restando indifferenti alle tante pressioni di lavoratori e utenti e alle stesse indicazioni dei Decreti legge. Le scuole spesso si muovono come aziende private, con incomprensibili criteri di discrezionalità sulla riassegnazione delle ore educative, tagliandole perché a distanza, incuranti del pieno diritto allo studio delle alunne e degli alunni in condizioni di disabilità; nè tanto meno si preoccupano del pieno diritto delle educatrici e educatori, a svolgere il loro lavoro nel rispetto del contratto individuale. Le cooperative rimangono con la testa sotto la sabbia, annaspando di fronte alle decisioni altrui, sia quelle prese dal comune, sia quelle prese dagli Istituti comprensivi, senza assumersi alcuna responsabilità sia contrattuale che di principio, sulla quantità/qualità degli interventi a distanza”.

Quindi, continua il sindacato di base, “come Sgb sosteniamo lavoratrici e lavoratori che sono chiari nella nostra posizione: Salario pieno e monte ore pieno per il lavoro a distanza per tutte e tutti. Non accettazione di tagli e registrare del monte ore pieno in coerenza con la battaglia nazionale 100% e l’art. 48 del DDL ‘Cura italia’. Sgb diffida le cooperative a continuare a ‘sollecitare’ le educatrici e educatori nel modificare i report mensili con pressioni telefoniche, sms o mail. Diciamo Basta alla umiliante rendicontazione che quantifica in ore o minuti del nostro lavoro professionale che si esplicita in mille modi e con tempi dilatati nella giornata e nella settimana come: contattare le insegnanti di sostegno e riprogrammare l’intervento a distanza; contattare le famiglie per passaggio di informazioni e sostenerle; alfabetizzare i/le nostri alunni all’uso dei dispositivi informatici al fine di integrarli nelle attività della classe in didattica a distanza; produrre materiale educativo e didattico; autoformazione sull’uso di nuovi programmi informatici; usare i nostri strumenti (telefoni, computer, tablet etc…) e materiali personali; aggiornarci su tutte le nuove disposizioni che riguardano il nostro lavoro e il destino degli alunni che seguiamo nei mesi avvenire; Insomma programmazione, coordinamento, formazione, azione educativa, uso dei propri strumenti tecnologici, tutto questo è lavoro da retribuire! A queste condizioni emergenziali il lavoro degli educatori supera di gran lunga il monte ore da contratto perché sovrasta la nostra intera giornata di vita, i nostri spazi vitali e ci costringe ad essere immersi nel lavoro in qualsiasi momento della giornata”.