Gli studenti tornano anche a contestare rettore, sindaco e questore. Intanto continua la lotta per la riapertura senza tornelli del 36, assemblea alle 19 in via Zamboni 22.
Ieri, giornata di mobilitazione nazionale universitaria in vista della manifestazione che sabato prossimo a Roma contesterà il vertice Ue dei sessant’anni del trattato comunitario, Cua e Cas sono scesi in strada contro “ogni barriera o confine” e “l’Europa dell’austerità e del lavoro gratuito”, denunciando “voucher e tornelli, tirocini non retribuiti, affitti stellari, mensa e servizi inaccessibili”.
“A Bologna – attaccano i collettivi – la triade del manganello Coccia, Merola e Ubertini ha evidentemente deciso che il nemico sono i poveri, i giovani, i precari, i disoccupati e i senza casa”.
Il corteo-parade, partito in serata da piazza Verdi, è terminata al Nautilis autogestito di via Belmeloro. “Si studia e si lavora sempre sotto ricatto, basta basta basta, è tempo di riscatto!”, uno degli slogan scanditi, come riporta il profilo facebook del Cas.
Continua intanto anche il percorso di lotta per il libero accesso alla Biblioteca di discipline umanistiche: “Il rettore Ubertini continua a rilasciare dichiarazioni vaghe sull’apertura della biblioteca e si dichiara aperto al dialogo con le componenti del consiglio studentesco. Vogliamo l’apertura immediata della biblioteca senza tornelli e compromessi! Ubertini dimettiti!”, scrivono ‘Quelli del 36′, dando appuntamento per un’assemblea alle 19 di questa sera all’auletta ‘di garanzia’ di via Zamboni 22.