Il collettivo: “E’ un compagno già sottoposto da quattro mesi agli arresti domiciliari. RIlanciamo con ancora più decisione la manifestazione del 26”.
Anche oggi la procura di Bologna prova a intimidire la città.
Il pretesto utilizzato questa volta è il corteo del 18 ottobre quando con determinazione contestammo Visco e Forza Nuova riprendendoci le strade. Tre arresti domiciliari e tre obblighi di dimora, uno dei quali a un compagno di Hobo già sottoposto da quattro mesi agli arresti domiciliari.
A pochi giorni dal corteo del 26 rilanciamo con ancora più decisione una manifestazione che vuole dimostrare a questa città che il dissenso non può essere negato e rispediamo al mittente l’ennesimo isterico tentativo di criminalizzare le lotte sociali!
Hobo