Ci sarebbero referti positivi tra il personale, mentre nulla trapela sulla salute dei detenuti. Il bollettino di oggi dell’epidemia, intanto, riporta otto nuovi decessi nel bolognese e ulteriori 68 nelle altre province emiliano-romagnole.
Altri quattro decessi e 156 nuovi casi di positività da Covid-19 nel territorio metropolitano per un totale di 833 di cui 181 nell’imolese. Complessivamente in Emilia-Romagna le persone che hanno perso la vita sono 892 (+76) e i contagiati 8.535 (+980), a fronte di 31.200 test refertati (+3.178).
Le persone in isolamento sono 3.669 (+443), i ricoverati in terapia intensiva 276 (+7), le guarigioni raggiungono quota 423 (+74), di cui 58 con due test negativi consecutivi (+32). I posti letto aggiuntivi allestiti sono 3.761 (+307)-
I casi nelle altre province: Piacenza 1.885 (+120), Parma 1.364 (+155), Reggio Emilia 1.369 (+202), Modena 1.155 (+145), Ferrara 172 (+22), Ravenna 342 (+33), Forlì-Cesena 380 (+61), Rimini 1.035 (+93).
Intanto cresce la preoccupazione per il carcere della Dozza: diverse fonti riportano casi di positività tra il personale della casa circondariale, mentre nulla trapela di eventuali contagi tra i detenuti. “La cautela, e probabilmente il ritardo, sulla diffusione di questi numeri – scrive oggi Noi Restiamo – ha un segno preoccupante. Il motivo di ciò infatti non riguarderebbe una generale ‘precauzione’, data insomma dall’attesa di avere la certezza del risultato del test, ma il timore di dare adito a nuove rivolte. La mancanza di informazione all’interno degli istituti penitenziari è un dato lampante nella gestione della crisi sanitaria, volto proprio a mantenere all’oscuro i detenuti rispetto al propagarsi del virus per evitare che possano insorgere nuovamente per chiedere di essere rimandati a casa. All’interno di molte carceri infatti si registra un costante clima di tensione, come ci riferiva la compagna Nicoletta Dosio in una lettera dalle Vallette”.