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Cinque anni senza Rocco: nel suo ricordo l’incontro di “una comunità che seppur ferita non ha mai smesso di r/esistere”

“Vogliamo provare a reintrecciare fili e percorsi”, costruendo una giornata di “sport popolare e cronache di resistenza contro decoro e repressione” in un quartiere al centro di prolungati processi di gentrificazione e militarizzazione: appuntamento a sabato 9 marzo dalle 11 al pomeriggio nel parco dietro all’area dove sorgeva l’Xm24.

05 Marzo 2024 - 13:04

Cinque anni fa “ci lasciava Rocco, amico, compagno, figlio, fratello e meravigliosa testa matta” e oggi, attorno al suo ricordo, “vogliamo provare a reintrecciare fili e percorsi riunendo una comunità che seppur ferita e lacerata non ha mai smesso di r/esistere”. L’appuntamento è per sabato 9 marzo con un’iniziativa intitolata “A Rocco – L’amor mio non muore” nel parchetto dietro all’area su cui un tempo sorgeva l’Xm24: un momento di “sport popolare e cronache di resistenza contro decoro e repressione”, spiega il testo diffuso in questi giorni per promuovere la giornata. “Come tante di noi Rocco ha conosciuto la Bolognina a partire da Xm24 e si è innamorato di quel quartiere multietnico e popolare la cui storia è intrecciata a quella della resistenza e delle lotte operaie, delle migrazioni e delle lotte sociali. Un quartiere dove si è creato negli anni un forte senso di comunità fatta dalla diversità dei suoi abitanti e delle tante culture e sottoculture che la abitano. Un quartiere investito da grosse speculazioni edilizie che ne stanno cambiando l’assetto urbanistico e sociale nel tentativo di portare a termine un processo di gentrificazione”, scrivono le/i promotrici/ori dell’iniziativa.

Continua l’appello: “Lo sgombero dell’ex Telecom, di Xm24 e di altri spazi liberati e la repressione sistematica di chi tenta di tessere rapporti solidali dal basso per cambiare l’esistente é andata di pari passo con l edificazione di studentati privati e complessi residenziali di lusso. Allo stesso tempo in nome del decoro si susseguono operazioni di militarizzazione del quartiere – non da ultima l’operazione ‘Alto Impatto’ – con cui vengono perseguiti gli ultimi, le soggettività non conformi, lə emarginatə. Persone al fianco delle quali Rocco spendeva le sue energie, passioni e lotte dando voce anche a chi non ne aveva non smettendo mai di ricordare come la condizione degli ultimi rifletta l’ingiustizia e la disuguaglianza del presente tragico che viviamo”. 

In questi cinque anni “abbiamo perso tanti pezzi di cuore e di libertà: Xm24, la Caserma Sani, poi Fiorenza, la Crilli, Sasà e Baba. Ma delle fitte trame legano una comunità gioiosa e ribelle- continua il testo- che si riconosce in nomi e storie collettive, quelle delle e degli antifascistə e ribelli partigianə, della val Susa e delle comunità zapatiste, quelle delle montagne del Rojava, quelle del popolo palestinese e di tuttə quellə che lottano per un mondo di giustizia sociale e libertà. Attorno al ricordo di Rocchino nostro vogliamo provare a reintrecciare fili e percorsi riunendo una comunità che seppur ferita e lacerata non ha mai smesso di r/esistere. Lo faremo sabato 9 marzo con una giornata di socialità, musica e sport popolare al parchetto dietro al fu Xm24, dove tante di queste storie infinite si sono intrecciate. Invitiamo collettivə, singolə e ribellə favolosità a partecipare a questa giornata con banchetti, canti, balli e portando la propria energia complice e solidale!”.

Il programma (in aggiornamento) della giornata prevede: alle 11 torneo di calcetto, “Diamo un calcio a speculatori, sgherri e decoro”; alle 13 “pranzo bellavita”; canti sociali di lotta con il Coro Anarco CagneMaledette; Radio Spore / punto audio per musica e microfono aperto per interventi “su resistenze contro decoro e repressione”.