E Bologna for climate justice sulla partecipazione della città alla missione Climate-neutral and smart cities dell'Unione europea: "Se il sindaco Lepore vuol essere coerente, l'allargamento del Passante deve essere fermato per permettere alla città di discutere e decidere la mobilità del futuro".
Il Pratello si mobilita: “Salviamo l’edicola!”
Per non far scomparire l'attività, storico punto di riferimento del quartiere, il Pratello R'esiste ha anticipato 7.000 euro e ora "abbiamo bisogno di una mano da parte di tutti perchè siamo rimasti senza i soldi che servivano per pagare le spese della festa del 25 aprile": raccolta fondi quotidiana al Centro sociale della pace.
Al Manfredi-Tanari la preside minaccia denunce, Scuole in lotta: “Non esistono buonə o cattivə”
Studentesse e studenti: "Le nostre occupazioni sono un gesto di protesta, sono la concretizzazione della nostra rabbia, nata dopo anni travagliati connotati da una pandemia che ha fatto traboccare un vaso già colmo di problemi".
Lavoro, guerra, diritti: spazio al Primo maggio
Sul territorio bolognese diverse le iniziative in programma per la Festa delle/i lavoratrici/ori: presidi, piazze tematiche, parade e occasioni di socialità. E nella stessa giornata allerta antifascista per la manifestazione annunciata, come un anno fa, dal Movimento Nazionale Rete dei Patrioti.
Strage, Ciavardini torna a processo
Strage, Ciavardini torna a processo Con l'ex militante dei neofascisti Nar già condannato come esecutore andranno in aula altri due co-imputati. Le accuse sono a vario titolo falso e reticenza per quanto detto nel corso del dibattimento a carico del presunto "quarto uomo" Gilberto Cavallini, su cui pende una condanna in primo grado all'ergastolo.
Sul corteo “non-convenzionale, non-retorico, insubordinato e resistente” del 25 aprile
Il Nodo sociale antifascista e altre realtà cittadine ripercorrono la manifestazione che due giorni fa ha attraversato la città nell'anniversario della Liberazione dal nazifascismo e per urlare con determianazione: “Con i popoli oppressi, no alla vostra guerra”.
Antifasciste/i in piazza: il 25 aprile è liberazione dalla guerra [foto+audio]
Manifestazione da piazza dell'Unità con azioni di sanzionamento verso "simboli dello sfruttamento e del sistema guerrafondaio", applausi per la nuova occupazione di via Zago e fiori al Sacrario delle/i partigiane/i. Un altro corteo si è invece mosso dalla rotonda Dodi Maracino. In tante/i al Pratello R'Esiste e iniziative antifasciste anche al centro Pizzoli.
“L’università di guerra e le sue gerarchie razziste: studenti migranti respinti da Unibo”
Coordinamento Migranti: "Chiediamo che siano riconosciuti i percorsi di studio e che sia possibile completare gli studi indipendentemente dalla cittadinanza e dal permesso di soggiorno che studenti e studentesse migranti provenienti dall’Ucraina hanno in tasca".
Spazi pubblici abbandonati: arriva una Delibera di iniziativa popolare
Hanno cominciato a scriverla Banca Rotta e Diritti alla città insieme ad esperti, abitanti, gruppi formali e informali: "Uno strumento di democrazia partecipata mai usato prima a Bologna", con l'obiettivo di "rispondere all'interesse generale di salvaguardia degli spazi pubblici e destinarli a esperienze in cui le persone possano essere protagoniste per percorrere insieme interessi collettivi".
L’ultimo saluto a Valerio Evangelisti: “Ciao Magister!”
Stamattina uomini e donne, ragazze e ragazzi che hanno attraversato diverse generazioni della militanza e dell'attivismo politico si sono ritrovate/i sull'Appennino bolognese, sotto una pioggia battente, tra bandiere rosse e canzoni partigiane: "Un funerale faticoso... Valerio ce l'ha voluto far sudare", come ha detto qualcuno delle/i presenti dopo la scarpinata.
Lepore: “Occupazione via Zago? Al Comitato per l’ordine pubblico”
"Non ho niente da dire rispetto alle loro dichiarazioni", afferma il sindaco riferendosi alle/gli attiviste/i che ieri hanno riaperto l'ex centro Cesare Ragazzi abbandonato da anni: "Non ci muoveremo come per il nostro patrimonio, aspetteremo le decisioni che assumerà la proprietà".
Dall’occupazione di via Zago: “Sta al Comune cambiare passo”
Si teme uno sgombero "perchè è l’unica risposta che l'amministrazione finora ha saputo dare", dicono le/gli attiviste/i, ma "ribadiamo la necessità di una socialità diversa da quella mercificata che vuole la Giunta per la sua città vetrina. E rivendichiamo la necessità di spazi per un'agibilità politica". Stasera assemblea pubblica, intanto chiamata per "socialità e pulizie".