Le forze dell’ordine arrivate stamattina. Attiviste portate fuori di peso e ingresso murato. Subito presidio solidale e poi corteo. Appuntamento per le 12 in piazza Maggiore: “Buona campagna elettorale, sindaco Merola!”.
Alle sei di questa mattina sono iniziate le operazioni di sgombero di Atlantide dal cassero di porta Santo Stefano, dopo che martedì mattina era scaduto l’improvviso ultimatum lanciato dal sindaco Virginio Merola nonostante le trattative in corso da tempo per l’assegnazione di un nuovo spazio. Le forze dell’ordine si sono presentate prima dell’alba, bloccando la piazza con alcuni mezzi blindati. Gli agenti hanno portato fuori di peso le attiviste che si trovavano all’interno dei locali: “Dovevano trovare il cassero libero da persone e cose, lo hanno trovato pieno di cose e persone libere” e “si sono dovuti sporcare le mani”, visto che per entrare gli agenti hanno dovuto superare decine di bicchieri pieni di vernice collocati davanti all’ingresso. Una volta uscite le attiviste, è iniziata la costruzione di un muro con cui il Comune intende impedire futuri ingressi nella struttura: “Bell’inizio per dare una sede ai servizi sociali, alzando un muro! E’ una scusa che fa ridere”, dicono le Atlantidee commentando la motivazione fornita ufficialmente da Merola per lo sgombero.
Intanto nella piazza numerose persone sono riunite in presidio per esprimere solidarietà, al ritmo dei canti guidati dalla Corale atlantidea. Una prima risposta a cui subito dopo, a sgombero effettuato, è seguito un corteo spontaneo che ha imboccato via Santo Stefano. Sempre oggi inoltre c’è già un altro appuntamento per le 12 in piazza Maggiore, all’insegna di un messaggio forte e chiaro per l’amministrazione: “Buona campagna elettorale, Virginio Merola!”.
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