Replica a Ronchi su SalaBorsa. Prossime apparizioni: venerdì Minghetti e Atc, sabato a Roma per l’acqua, martedì in via Da Gama contro uno sfratto e all’Hera, giovedì assemblea sull’insolvenza. Incontri con lavoratori Fini e Manifattura Tabacchi.
Il Minghetti in autogestione, l’Atc in via Lame, a Roma con i comitati che difendono l’acqua bene comune, in via Vasco Da Gama per impedire uno sfratto, all’Hera e con i lavoratori della Fini Compressori e dell’ex Manifattura Tabacchi. E’ il calendario preparato per i prossimi giorni dagli Insolventi protagonisti dell’occupazione dell’ex cinema Arcobaleno, a cominciare da questo week-end e poi con una vera e proprio “Settimana santa”.
Oggi, intanto, gli Insolventi hanno svolto una conferenza stampa per annunciare le prossime “apparizioni” della Santa e per replicare all’assessore Alberto Ronchi, che sui giornali ha definito un “danno” le assemblee e i laboratori che dopo lo sgombero dell’ex cinema Arcobaleno si stanno svolgendo in Sala Borsa: “Non ci siamo fissati con Sala Borsa e non facciamo di questo posto un feticcio, come del resto non lo facevamo con il cinema Arcobaleno. Quello che ribadiamo e’ che abbiamo bisogno di un posto per portare avanti le nostre idee e i nostri laboratori e siamo pronti ad andare altrove, purche’ il Comune ci trovi un posto che sia in centro, capiente, possibilmente caldo e aperto anche la sera”.
Presenti alla conferenza stampa anche i cineasti che la settimana scorsa hanno scritto una lettera per difendere l’esperienza dell’ex cinema Arcobaleno. Le firme di cineasti, operatori del cinema e altri esperti del settore sono arrivate nel frattempo a 383 e il gruppo creato su Facebook conta 500 adesioni. “L’esperienza del cinema Arcobaleno e’ stata la prima volta che il cinema indipendente bolognese si e’ messo attorno a un tavolo, lavorando insieme come persone interessate a dare visibilita’ alle proprie opere- spiega Davide, uno dei cineasti- ora che questo tavolo e’ partito e noi speriamo di poterlo allargare alla citta’, ma se questa cosa andra’ avanti e’ solo grazie alle giornate del cinema Arcobaleno”.
> Leggi il comunicato:
L’esigenza che ci ha portato all’occupazione dell’ex Cinema Arcobaleno è a maggior ragione viva e forte dopo lo sgombero avvenuto martedì scorso. Per questo motivo abbiamo cominciato a rivederci negli spazi di Sala Borsa, ossia l’unico luogo, che prima dell’occupazione, avevamo individuato per costruire assemblee attraversate da centinaia di persone. Già durante l’occupazione abbiamo detto che eravamo disponibili ad aprire un dialogo con le istituzioni per trovare un luogo adatto al nostro progetto. Questa apertura l’abbiamo esplicitata più volte, senza mai trovare risposta.
Non solo, martedì 22 novembre, poco prima delle 20, diversi di noi sono stati cacciati da Sala Borsa, dove volevamo fare un laboratorio convocato da ben quattro giorni. A rendere più esplicito l’atteggiamento di chiusura delle istituzioni sono arrivate diverse volanti dei vigili e dei carabinieri che hanno sorvegliato le nostre reazioni. Consideriamo questo atteggiamento inaccettabile, tanto più dopo lo sgombero dell’ex Cinema Arcobaleno.
A seguito di quanto accaduto, ieri pomeriggio (23 novembre) l’assessore Ronchi ci ha detto esplicitamente che i luoghi di Sala Borsa non dovevano essere più utilizzati per assemblee serali e che questa era condizione imprescindibile per aprire un confronto con l’amministrazione per uno spazio conosono alle esigenze di Santa Insolvenza e alle centinaia di persone che hanno preso parte in queste settimane alle assemblee e ai laboratori.
Di fronte ai fatti di martedì e alle parole dell’assessore Ronchi l’assemblea di Santa Insolvenza risponde molto chiaramente:
– Il disagio dovuto dall’utilizzo da parte nostra della piazza coperta di Sala Borsa non esisterebbe se la Giunta Comunale non avesse preso la decisione di sgomberare l’ex Cinema Arcobaleno.
– I luoghi per noi non sono un feticcio: non lo è la Sala Borsa né lo era il Cinema Arcobaleno: qualora ci fosse un altro spazio adatto alle nostre esigenze (centrale, capace di contenere assemblee con un numero di persone elevato, disponibile ad aperture serali) ci venga indicato. Al momento le istituzioni non hanno detto nulla in merito. In tre settimane di dichiarata disponibilità da parte nostra al confronto con l’amministrazione non ci è stata proposta alcuna soluzione alternativa.
– Santa Insolvenza ha bisogno di riunirsi e lo farà: convochiamo un’assemblea\laboratorio sull’insolvenza giovedì prossimo, 1 dicembre, ma siamo disposti a non indicare ancora il luogo in cui questa assemblea si terrà. Se le istituzioni sono disposte a trovare una soluzione, come ci è stato comunicato, ci auguriamo che prima di quella data ci venga fatta una proposta che sollevi Sala Borsa dall’onere di tenere aperto la sera e che consenta a noi di riunirci.
Nell’assemblea di ieri abbiamo comunque deciso di tornare a parlare dei temi dell’insolvenza: il diritto all’insolvenza deve essere portato all’esterno della nostra assemblea. Da qui a Natale metteremo in atto una serie di iniziative pubbliche per porre il diritto all’insolvenza e la lotta contro la crisi al centro del dibattito politico cittadino.
Per questo abbiamo costruito, per questo fine settimana, una serie di apparizioni della Santa:
– Venerdì 25 novembre ore 10, Liceo Minghetti: incontriamo gli studenti medi in autogestione che ci hanno invitato a discutere assieme a loro di crisi economica, debito e pratiche dell´insolvenza
– Venerdì 25 novembre ore 17,30: Iniziativa sulla mobilità, presso l’Atc di via Lame.
– Sabato 26 novembre, Santa Insolvenza parteciperà al corteo nazionale organizzato dai Comitati sull’Acqua Bene Comune che ci sarà a Roma.
A partire da lunedì partirà quella che abbiamo definito la Settimana Santa, una settimana di apparizioni e miracoli, alcuni dei quali sono già previsti:
– Martedì 29 novembre alle ore 7:00: la Santa e i suoi adepti saranno in via Vasco De Gama per partecipare al presidio contro lo sfratto previsto per quella mattina
– Sempre martedì la Santa sarà all’Hera per dare continuità alle tematiche relative all’acqua e per iniziare una campagna di autoriduzione delle bollette
– Giovedì 1 dicembre ore 21, in un luogo ancora da definirsi: assemblea / laboratorio sull’insolvenza
Sempre nel corso della settimana prossima incontreremo pubblicamente i lavoratori di Fini Compressori ed ex-Manifattura Tabacchi che hanno invocato la presenza della Santa.
Tutte queste connessioni dimostrano ancora una volta che i temi che poniamo e di cui vogliamo discutere coinvolgono la vita quotidiana di milioni di persone schiacciate dalla crisi e dalla mancanza di prospettive
Assemblea di Santa Insolvenza