Problema emerso nella sezione femminile (fino a ieri c’era anche un bambino) e in un reparto della maschile. Come avviene d’estate, anche oggi chi vive nel penitenziario deve subire gli effetti delle condizioni climatiche più dure.
Con l’arrivo dell’inverno e delle temperature rigide ecco che in alcune sezione del carcere della Dozza non funziona il riscaldamento. In maniera speculare e opposta a quanto accadde nel mese di luglio, quando il caldo toglieva il respiro ai detenuti che non potevano nemmeno utilizzare dei ventilatori o chiedere di lasciare aperte delle porte, ieri il Garante comunale dei detenuti Antonio Iannello ha lanciato l’allarme affinché si faccia “in fretta a ripristinare il funzionamento del riscaldamento nella sezione femminile (e anche in alcune camere di pernottamento delle sezioni AS maschili)”.
Infatti, dice il Garante, dato che si va incontro ad un “deciso irrigidimento delle temperature”, che “per certi versi è già iniziato”, è forte la “preoccupazione circa l’attuale mancato funzionamento del riscaldamento nella sezione femminile” e delle camere dei detenuti nel reparto ‘As’ della sezione maschile. “In questo contesto, preoccupa, in particolare, l’incidenza che l’esposizione prolungata al freddo può avere sulle condizioni di salute di un bambino presente al seguito della madre, non sottovalutando, comunque, l’impatto sulla popolazione detenuta, sugli operatori penitenziari e su chi frequenta a vario titolo quegli ambienti detentivi”. A proposito della mamma detenuta con il suo bambino, questa mattina il quotidiano La Repubblica di Bologna segnala che sono stati trasferiti presso il penitenziario di Forlì, proprio a causa del freddo. Il Garante ha inoltre inviato una nota alla Direzione della Casa circondariale di Bologna, e per conoscenza anche al Provveditorato dell’Amministrazione penitenziaria dell’Emilia-Romagna e delle Marche, per sollecitare una soluzione al problema del riscaldamento.