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“Abbassare le bollette!”, al presidio sotto a Hera interviene la Polizia

Delegazione “spintonata violentemente” dagli agenti, riferisce l’Usb, che insieme alla Federazione del sociale ha promosso la manifestazione per chiedere “provvedimenti urgenti” contro il caro-utenze da parte del Comune e della multiutility. Intanto prosegue il presidio al Tanari e l’Usb segnala che oggi, durante un’udienza in Comune, si è riscontrato un “inaccettabile” atteggiamento di Bomob.

10 Febbraio 2022 - 15:24

Presidio davanti alla sede di Hera in viale Berti Pichat, oggi, promosso da Usb e Federazione del sociale (Fds) per avviare una campagna contro il carovita. Iniziativa a cui è seguita una “spropositata la reazione della polizia, accorsa in forze- riferisce l’Usb- che ha spintonato violentemente la delegazione sindacale per impedirne l’accesso nell’azienda. Non si può rispondere con la forza pubblica ad un problema sociale che si sta imponendo velocemente a gran parte della popolazione”. Intanto, “il costo delle bollette è aumentato a dismisura, insieme ai carburanti e generi di prima necessità. L’impatto degli aumenti energetici su lavoratrici e lavoratori e settori popolari non è sostenibile con gli attuali livelli salariali e di precarietà. Si rendono necessari provvedimenti urgenti a partire dall’apertura di un tavolo con Comune ed Hera per abbassare i prezzi delle utenze”, chiedono Usb e Fds. “Provvedimenti concreti e urgenti perché troppe persone stanno perdendo il lavoro, e anche chi ce l’ha spesso ha uno stipendio troppo basso per pagare affitto, bollette, spesa, cure e istruzione. In una situazione critica come questa, gli enti e aziende erogatrici di beni essenziali come gas e luce non possono scaricare i costi su di noi, e il Comune, anche e non solo come socio di Hera, deve intervenire”, continuano i promotori della manifestazione: “La soluzione non è indebitarsi pagando a rate: vogliamo soluzioni concrete per abbassare le bollette a chi non riesce a pagare. Il Comune può mettere a bilancio un fondo per coprire le spese, per aumentare le fasce calmierare e i bonus, e può imporre ad Hera di coprire una parte dei costi con il proprio profitto in crescita”.

Sempre l’Usb, inoltre, segnala che il presidio al parcheggio Tanari è arrivato ormai all’11esimo giorno e oggi, durante un’udienza conoscitiva in Comune, “alla richiesta unanime dei consiglieri di maggioranza e opposizione a dare una soluzione occupazionale ai lavoratori del parcheggio licenziati- riferisce il sindacato- l’ammistratore unico di Bomob casca dal pero e dice che non è lui a occuparsi delle risorse umane. L’udienza era calendarizzata da almeno dieci giorni, la risposta del manager della multinazionale Engie suona inaccettabile e prende per i fondelli tutta la città. Il presidio continua e sia chiaro a tutti una cosa: se le soluzioni non arrivano, ce le andiamo a prendere”.