La denuncia di Social Log, che avvia una campagna per difendere i diritti dei minori che non possono prendere la residenza negli stabili occupati e una raccolta di materiale scolastico.
I bambini non si cancellano! Comunicato di inizio dei laboratori della campagna dedicata ai bimbi occupanti contro l’articolo 5!
Social log da tempo si oppone e denuncia gli effetti catastrofici che l‘articolo 5, del Piano Casa dell’ex ministro Lupi, sta producendo sulla vita delle migliaia di famiglie occupanti. La sanzione amministrativa, data dalla perdita della residenza per chi è costretto ad occupare una casa, rischia di tramutarsi in una drammatica esclusione dall’accesso a diritti fondamentali, come istruzione, sanità, circolazione, anche per migliaia di bambini. Minando alla base della nostra società futura, la negazione del diritto di residenza, impedisce, oggi, la possibilità che i bambini possano accedere alla mensa scolastica, la possibilità di ricevere assegni familiari per reperire libri e materiali scolastici, la possibilità di ottenere abbonamenti gratuiti per il trasporto pubblico e la possibilità di avere un pediatra. In poche parole, l’articolo 5, impedisce che tutti i bambini e le bambine abbiano le stesse opportunità di crescere sani e istruiti.
Noi crediamo che i bambini e le bambine sono le radici del nostro futuro. Il loro benessere, la loro crescita, lo sviluppo della loro formazione, delle emozioni, della socialità e del loro sapere critico sono le basi per il nostro domani. Queste sono le ragioni che ci portano a considerare la scuola, luogo fondamentale di socialità e apprendimento, come un diritto primario, che si inserisce dentro la più ampia categoria del diritto all’abitare.
Si apre quindi una nuova sfida in cui saranno bambini occupanti a prendere direttamente parola, con la campagna i BAMBINI NON SI CANCELLANO che coinvolgerà tutte le occupazioni abitative d’Italia, e che metterà in evidenza la più grande a triste contraddizione che questa infame legge sta producendo: la cancellazione di ogni possibilità di vita dignitosa, di riscatto, di futuro migliore, di infanzia felice per chi non ha la fortuna di avere una casa in affitto o di proprietà.
In queste condizioni, ci troviamo a dover rompere il ricatto della cancellazione delle residenze, poiché le crepe e la pericolosità sociale che l’articolo 5 sta producendo, sono fin troppo evidenti, e rischiano di accrescere in modo esasperato e senza precedenti le differenze tra ricchi e poveri, anche in quegli ambienti, come la scuola, che le importanti battaglie degli anni 60/70 avevano reso, più o meno, immuni dalle discriminazioni derivanti dall’estrazione sociale. La crisi economica che ormai si protrae da quasi dieci anni, impone che vi sia un netto cambio di passo nella gestione politica delle risorse, non più grandi opere inutili, ma un nuovo piano di redistribuzione delle ricchezze, che veda i poveri come primi e unici destinatari dell’allocazione di queste risorse. I risultati ottenuti fino adesso attestano che lotta per il diritto all’abitare è stata in grado di produrre importanti passi avanti, la contrattazione sociale imposta dalle manifestazioni, dai picchetti, dei presidi e dalle occupazioni di Social log ha permesso di orientare verso i poveri e le povere di questa città prime parti di questa ricchezza collettiva, sottraendoli alle grinfie di palazzinari, speculatori e costruttori. Questi primi risultati, ancora insufficienti, ci danno la forza e la determinazione per continuare la lotta verso la conquista del diritto ad avere casa, istruzione, sanità e reddito per tutti e tutte. Rilanciamo quindi l‘appuntamento del 14 ottobre in cui il ministro Delrio parteciperà ad un convegno del SAIE, la fiera mondiale della speculazione edilizia, e ci prepariamo a fare in modo che siano i disegni, i pensieri, le poesie e le parole dei bambini e delle bambine occupanti a raccontare cosa significa vivere sotto il regime dell’articolo 5. Ne pretenderemo ancora una volta l’abolizione immediata e per questo saremo presenti anche alla manifestazione guidata dal KIDZ BLOC dei bambini e delle bambine occupanti di tutta Italia il 16 ottobre sotto palazzo Chigi a Roma.
Prima i poveri!
I diritti dei bambini e delle bambine non si cancellano!
Abolire subito l’articolo 5
> Primo appuntamento per preparare insieme la campagna di lotta:
Domenica 20 settembre all’ex telecom di via Fioravanti ci sarà la festa d’autunno e dalle 17 si darà inizio al LABORATORIO BIMBI, nel quale la creatività dei più piccoli sarà liberata, per esprimere con l’arte, i colori, e i disegni cosa vuol dire vivere sotto regime articolo 5.
Contemporaneamente sarà allestito un banchetto di solidarietà per la raccolta di materiale scolastico tra cui quaderni, penne, matite, pennarelli e quant’altro! Chiediamo a chiunque sia sensibile di portare materiali utili e coinvolgere quante più persone in una gara di solidarietà!
Dalle 19 aperitivo meticcio con pizza da tutto il mondo, baby dance e balli di gruppo per trascorrere in allegria un bel pomeriggio di autogestione dedicato ai più piccoli!
Social Log