Intanto il comitato di residenti Viva la Vivaia chiede "trasparenza sull’operazione di perequazione edilizia stipulata con la società Edilbo e la concessione di un nuovo spazio" pubblico in quartiere al collettivo transfemminista, reclamando inoltre la tutela degli spazi verdi, anche alla luce della recente alluvione che ha colpito la regione.
Vivaia Tfq: scatta lo sgombero
Presidio nel parchetto davanti allo spazio, in via della Certosa: "Accorrete!". L'ex vivaio Gabrielli era stato occupato lo scorso 8 aprile.
Sulla Vivaia Tfq c’è una trattativa, “ma non siamo disposte a tutto”
In un comunicato l'occupazione transfemminista spiega di avere ricevuto due proposte dall'amministrazione comunale: lasciare lo spazio in attesa di un accordo, oppure riceverlo in gestione per dieci mesi una volta che sia tornato di proprietà pubblica. Ma il collettivo risponde: "Non usciremo durante la trattativa, ed è imprescindibile il riconoscimento dell’assemblea e dell’autogestione".
“Proprietà della Vivaia disposta a trattare”, ma serve una mediazione del Comune
Intanto "il rischio di essere sgomberate è ogni mattina concreto", avvertono le occupanti di via della Certosa, mentre il comitato di residenti che le sostiene si appella all'amministrazione: "Un accordo è possibile e può interessare tutte le parti coinvolte, il grande assente in questo momento è l'istituzione".
“No allo sgombero”: centinaia di firme per la Vivaia Tfq
Petizione online lanciata da un comitato di residenti del Porto-Saragozza: "Chiediamo alla proprietà e al Comune di Bologna- continua l'appello- un dialogo sul futuro dello spazio includendo i residenti sulle scelte che riguardano la destinazione d'uso dell'ex vivaio Gabrielli".
Vivaia Tfq a rischio sgombero
La proprietà ha presentato denuncia, il questore: "Chiederemo all'autorità giudiziaria il decreto di sgombero e quindi noi immediatamente daremo atto a quel decreto". Nello spazio, intanto, "colazione resistente" e attività ogni giorno. Sabato "passeggiata antifascista" in quartiere.