La Rete delle lotte ambientali bolognesi torna ad attraversare le strade: "Vogliamo una città nella quale ecologia, diritti e dignità trovino eguale spazio nella transizione climatica". Lungo il percorso sanzionato con vernice un distributore di carburante Eni. Sempre oggi anche una biciclettata alla scoperta di "bellezze e nefandezze" del quartiere San Vitale - San Donato.
In piazza per il Global Day of Climate Action: “Basta greenwashing, basta promesse!”
Ieri mattina una biciclettata è partita dai Prati di Caprara per passare davanti all'ex caserma Masini e raggiungere infine l'ex caserma Mazzoni. Poi, nel pomeriggio, si è svolto un presidio in piazza dell'Unità.
Rete lotte ambientali: “Nuovo Piano urbanistico? Non ci fidiamo!”
Ieri il Consiglio comunale ha approvato il Pug, davanti al Comune il presidio delle associazioni ambientaliste: "Il documento non assicura che alle parole seguano i fatti, essendo la maggior parte delle enunciazioni ancorate al piano evocativo e simbolico. Ciò che rimane di reale, purtroppo, sono i progetti che da anni contestiamo".
“Per una rivoluzione ambientale”: in piazza con cinque richieste
Sabato la manifestazione lanciata dopo l'assemblea di un mese fa in vicolo Bolognetti, con partenza alle 16 da piazza XX Settembre. Numerose le realtà promotrici e aderenti: "A un anno dalla dichiarazione di emergenza climatica si è parlato molto di svolta ecologica, ma poche o nulle sono le azioni messe realmente in campo dalle istituzioni".
Prati di Caprara, la protesta arriva in centro: “Il bosco che cammina”
Sabato il corteo del comitato Rigenerazione No Speculazione che porterà simbolicamente sotto Palazzo d'Accursio il verde dei Prati di Caprara: "L'impossibile è a volte possibile".
Le polveri sottili non danno tregua
Parlano i dati delle centraline regionali. Intanto, quasi 50 associazioni al Comune dopo l'istruttoria sui prati di Caprara: "Cambiare pianificazioni urbanistiche o pronti alla disobbedienza civile". Venti Pietre: "Un tavolo sul riuso degli immobili".
Nasce Camilla, per il primo “emporio di comunità”
Il progetto: "Grazie all’autogestione e all’acquisto diretto dai produttori, la cooperativa garantisce a tutti i soci la possibilità di comprare beni di alta qualità a prezzi contenuti nel rispetto della giusta remunerazione di chi lavora".