Parte petizione e giovedì 28, con il Consiglio di Quartiere sulla riqualificazione di via Libia, “l’occasione di far sentire all’amministrazione la voce di chi vuole dire no”. Intanto in centinaia alla “passeggiata” nei prati di Caprara.
Nasce il Comitato “Bologna Est contro il Cemento e per l’Ossigeno”, abbreviato in B.e.c.c.o., intenzionato a portare avanti la campagna nata nel rione del quartiere San Donato – San Vitale per opporsi alla realizzazione di un nuovo supermercato nell’area ex Atc di via Libia: prossima tappa giovedì 28 settembre, in occasione di un Consiglio di Quartiere convocato sull’argomento. Il comunicato: “Venerdì 22 settembre si è svolta una nuova assemblea pubblica per decidere come portare avanti la campagna contro la costruzione dell’ennesimo supermercato per la Cirenaica e le aree limitrofe, che secondo le intenzioni dei privati coinvolti (la ditta costruttrice e la catena multinazionale Lidl) dovrebbe sorgere nel comparto ex Atc di via Libia: una speculazione urbanistica che porterà più consumo di suolo, più traffico e più inquinamento, riducendo le già scarse previsioni di verde inserite nel progetto originario. All’assemblea, oltre a numerose/i cittadine/i che già da tempo hanno deciso di attivarsi contro questa iniziativa, hanno partecipato anche altre realtà come il Comitato Rigenerazione No Speculazione (che si sta mobilitando per intervenire sul progetto legato alla ristrutturazione dello stadio: anche lì si prevedono nuove strutture commerciali a scapito del verde) e l’associazione CampiAperti (che da anni organizza il mercato contadino e biologico del martedì in via Paolo Fabbri), oltre ad alcuni residenti della zona di via del Lavoro arrabbiati per la realizzazione anche in quell’area di un ulteriore supermercato, che disterebbe poche centinaia di metri da quello ipotizzato in via Libia. Strutture che si aggiungerebbero alle tante già esistenti nel quartiere, come dimostra la mappa di Zic.it presentata durante l’assemblea: in un solo colpo d’occhio la mappa mostra facilmente quanti sono i supermercati già disponibili a fronte delle aree verdi. Nel rione Cirenaica si è costruito troppo e male negli ultimi anni, case invendute, spazi commerciali deserti, opere di urbanizzazione mai completate, aree pubbliche svendute o sotto utilizzate. Ora basta! La Cirenaica ha bisogno di nuove aree verdi, del rilancio del mercato rionale e dei piccoli esercizi di vicinato, di un utilizzo sociale e condiviso degli spazi ora inutilizzati. “.
L’assemblea, continua il comunicato, “ha deciso di: costituire il comitato B.e.c.c.o. (Bologna Est contro il Cemento e per l’Ossigeno), con l’obiettivo di fermare il progetto e di far sentire le voci e le proposte di chi in Cirenaica vive, lavora e ha attività; portare avanti una petizione popolare contro il nuovo supermercato: al momento è possibile firmare a Vag61 (via Paolo Fabbri 110), al bar Edera (via Masia 14) e il martedì al mercato di CampiAperti (via Paolo Fabbri 112) oppure inviando un’e-mail a nosupermarketincirenaica@gmail.com indicando nome, cognome e indirizzo e a breve sarà anche attivata la possibilità di aderire alla petizione firmando online; partecipare tutte/i insieme al Consiglio di Quartiere aperto che, grazie a 222 firme raccolte nel giro di pochi giorni, è stato convocato per discutere del progetto di via Libia. E’ stata annunciata la presenza del’assessore all’Urbanistica, Valentina Orioli, quindi avremo l’occasione di far sentire sia al Quartiere che alla Giunta comunale la voce di chi vuole dire NO AL NUOVO SUPERMERCATO! Invitiamo tutte le persone interessate ad essere presenti: il Consiglio si terrà giovedì 28 settembre alle 20, al centro sociale Scipione dal Ferro in via Sante Vincenzi 50”.
Sabato, intanto, si è svolta la “passeggiata esplorativa” organizzata dal Comitato Rigenerazione No Speculazione all’interno dei Prati di Caprara per protestare contro la realizzazione di un nuovo outlet in quel comparto e di un nuovo supermercato nell’area ex Cierrebi. Dopo la partenza proprio dal centro sportivo Cierrebi, il corteo (con diverse centinaia di partecipanti) ha percorso via Marzabotto e un tratto di via Saffi, raggiungendo da lì l’ingresso dei Prati di Caprara. Al momento di entrare nell’area, il Comitato ha ricordato ai manifestanti che “si tratta di una zona interdetta”, ma nessuno ha scelto di aspettare fuori e tutti i presenti hanno così ‘invaso’ l’area verde.