Confermata la custodia cautelare in carcere per l’ex militante neofascista, condannato in primo grado alla pena dell’ergastolo per concorso nell’attentato alla stazione di 43 anni fa.
Paolo Bellini, ex militante della formazione neofascista “Avanguardia rivoluzionaria”, condannato all’ergastolo in primo grado per concorso nella strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna, resta in carcere. Il Tribunale del Riesame ha infatti respinto il ricorso dei legali di Bellini contro l’ordinanza di custodia cautelare emessa lo scorso 29 giugno. Le motivazioni della decisione saranno depositate più avanti. La conferma della misura era stata richiesta dalla Procura generale, secondo la quale c’era il rischio che Bellini scappasse in Ucraina, paese di origine della moglie.