Con l’estate arriva la militarizzazione di Bologna Centrale e altri 21 scali in regione, nell’ambito di un’operazione congiunta di Polfer e Ferrovie dello Stato.
Sono iniziati lunedì, e a quanto risulta a questo giornale continuati nei giorni successivi, i controlli a tappeto della Polfer all’interno del principale scalo ferroviario cittadino e di altre stazioni in Regione. Tradizione estiva che va consolidandosi, a quanto pare.
La nuova tecnica, spiegata con vanto dalla Questura, prevede la collaborazione di guardie giurate e personale di Ferrovie dello Stato nonché l’uso di transenne e colonnine tendinastro per “agevolare le attività di osservazione e di intervento attraverso la canalizzazione dei flussi di viaggiatori su un numero limitato di varchi di accesso alla stazione in cui erano presenti gli operatori”.
Nella sola giornata di lunedì, in 22 stazioni emiliano-romagnole, sono “identificate 540 persone, controllati 130 bagagli e denunciate a piede libero due persone”. Sequestrati due chili di marijuana, e quattro persone sono state segnalate perché “trovate in possesso, complessivamente, di 20 grammi di sostanza stupefacente”. Tra gli strumenti messi in campo, “smartphone di ultima generazione” per il “controllo in tempo reale dei documenti elettronici”, “unità cinofile della Polizia e della Guardia di finanza” e “metal detector”. L’operazione si chiama “stazioni sicure”, pare lecito chiedersi se davvero ci si debba sentire più sicuri iniziando le ferie attraversando checkpoint militari come fossimo in tempo di guerra.