Il Piano presentato dall’Alma Mater contiene in tutto 14 beni (13 immobili piu’ un terreno): da qui dovranno essere recuperate le risorse per finanziare il nuovo campus nell’ex area militare.
Altro passo avanti verso la realizzazione del progetto Staveco, l’ex area militare dove l’Ateneo intende costruire il “Campus 1088”. Il Comune di Bologna ha approvato il Piano delle dismissioni e valorizzazioni immobiliari presentato dall’Ateneo, necessario a reperire le risorse che servono per procedere con i lavori. Il Piano contiene in tutto 14 beni (13 immobili piu’ un terreno) che fanno capo all’Universita’ e alla Irnerio Srl, immobiliare controllata al 99,09% dall’Alma Mater e proprietaria di un pezzo del patrimonio dell’Ateneo: l’edificio in via Acri 8 (adibito a sede di uffici amministrativi), quello in via Ranzani 14 (con aule da 200 a 400 posti), il plesso Caab e le serre di viale Fanin (sedi di Agraria e Medicina veterinaria) e lo storico palazzo Marescotti-Brazetti in via Barberia 4. Approvato il Piano da parte dell’amministrazione, l’Universita’ deve trasmetterlo al ministero dell’Economia e delle Finanze; in seguito, l’Ateneo dovra’ presentare al Comune il progetto strategico dell’insediamento. L’approvazione di questo documento da parte di Palazzo D’Accursio consentira’ l’appalto per la realizzazione delle opere.