Numerosi mezzi delle forze di polizia hanno circondato dalle prime ore del giorno l’ingresso dello spazio occupato. Le/gli occupanti: “Nonostante quanto si faccia per uccidere le alterità che rivendicano altri modi e altri mondi, la risposta arriva sempre più forte. Contro ogni muro, contro ogni gabbia, contro ogni frontiera, siamo ancora qua”.
Sono arrivati prima delle 7, questa mattina, i mezzi della polizia per sgomberare il nuovo spazio occupato di via Stalingrado 31. Già dai primi minuti dello sgombero si è formato un presidio di solidali davanti all’ingresso del nuovo spazio occupato. Questo il comunicato diffuso nelle prime ore del mattino dal collettivo Infestazioni: “Il 13/12 arriva l’ennesimo sgombero. Ringraziamo solo di averci dato l’ennesima occasione per scriverlo ancora più grande: ACAB. Nonostante quanto si faccia per uccidere le alterità che rivendicano altri modi e altri mondi, la risposta arriva sempre più forte. Contro ogni muro, contro ogni gabbia, contro ogni frontiera, siamo ancora qua e toccherà urlare sempre più forte. Stamattina le compagne e i compagne hanno deciso di fare i pupazzi di neve su una casetta sull’albero mentre i veri pupazzi stanno giù a condannare l’ennesimo spazio alla polvere. Abbiamo chiamato un presidio in via Stalingrado, oggi pomeriggio è prevista una nuova chimata e sabato accenderemo i sound system e attraversemo la città. Non è finito niente”.