Social Log: risultato ottenuto “solo grazie a questo splendido mix di solidarietà, vicinanza, determinazione e rabbia, che noi chiamiamo Bologna Meticcia”. Nuova nascita in via De Maria.
Picchetto antisfratto vincente per le famiglie di Stefano e Adel
Anche questa mattina il comitato inquilini resistenti di Social log si è mobilitato per bloccare due sfratti, quello della famiglia di Stefano e quello della famiglia di Adel.
Due storie diverse quelle delle due famiglie, eppure così simili, Stefano ha 32 anni è italiano ed ha perso il lavoro un anno fa, ha una compagna ed un bambino di un anno. Adel è arrivato in Italia per trovare lavoro 15 anni fa, ha messo su famiglia ed ha 2 bambini piccoli, ma ormai è da quasi 3 anni che è stato licenziato. Stefano e Adel oggi erano a lottare insieme per impedire che la crisi economica si portasse via anche le loro case. A lottare con loro c’erano le altre famiglie sotto sfratto del comitato, gli abitanti delle occupazioni e gli attivisti di Social log, ed è solo grazie a questo splendido mix di solidarietà, vicinanza, determinazione e rabbia, che noi chiamiamo Bologna Meticcia, che si è riusciti ad imporre all’ufficiale giudiziario un rinvio di più di un mese per entrambe le famiglie. Oggi Stefano e Adel hanno dimostrato che non è solo possibile ma è anche doveroso unirsi e combattere insieme contro le ingiustizie causate dalla crisi economica, contro la minaccia dello sfratto e la perdita della casa. Stringersi l’uno all’altro e gridare prima i poveri, pretendendo che siano quest’ultimi i destinatari delle risorse pubbliche e impedendo che palazzinari, speculatori e costruttori arraffino quel poco che rimane nelle casse dello stato.
L’opportunità di avere ancora un tetto sopra la testa per le la famiglie di Stefano e Adel oggi si è realizzata solo grazie alla capacità di essere stati in grado di superare le differenze e trovare nella propria condizione di licenziati e sfrattati un grande punto di unione e di forza, che ha dato vita alla possibilità di pretendere dagli assistenti sociali l’inserimento in un alloggio di transizione, per la famiglia di Adel e di rimanere in casa fino all’assegnazione del alloggio popolare per la famiglia di Stefano. Tutto ciò rappresenta la prova che chiunque tenti di dividere i poveri e le povere mettendoli gli uni contro gli altri punta solo ad indebolire le loro lotte, tentando di azzerare ogni possibilità di vittoria, di riscatto e di miglioramento delle proprie condizioni sociali. Questo è il motivo per cui Bologna ha rifiutato la visita di Salvini, negandogli il visto da una città in cui odio e razzismo sono banditi, poiché qui gli studenti, gli insegnati, gli sfrattati, i senza casa, i facchini provenienti da ogni angolo di mondo hanno sempre combattuto, fianco a fianco coscienti della ricchezza della loro diversità e della loro forza. Domenica scorsa a resistere su Ponte Stalingrado c’era questo meraviglioso mondo di solidarietà meticcia che con coraggio e generosità si è battuto per difendere la città dall’invasione leghista senza lasciarsi intimidire dalla repressione. Per raccontare anche queste storie di lotte quotidiane parteciperemo all’assemblea cittadina “Difendere Bologna dall’invasione leghista” del prossimo giovedì in via Zamboni 38 alle 20:30.
Ma alla giornata di lotta si aggiunge anche il lieto evento della nascita in Via Mario de Maria di Ilaria, figlia di una famiglia operaia, che dopo lo sfratto ha ritrovato la serenità di una vita dignitosa in occupazione. Una buona notizia che rafforza la tenacia per proseguire la battaglia al fianco degli ultimi di questa città, per la casa il reddito e la dignità.
Comitato Inquilini Resistenti con Social Log