Acabnews Bologna

Sfratti d’agosto: “Famiglia buttata per strada”

Asia-Usb: “Si riconferma ancora una volta la volontà di Acer e amministrazione comunale di gestire il dramma abitativo in silenzio, di cacciare persone di casa senza fornire soluzioni dignitose e murare gli appartamenti”.

13 Agosto 2021 - 12:55

“Acer e Comune pensano bene di eseguire gli sfratti in agosto, sperando di far passare tutto in sordina, aggiungendo una casa vuota alle centinaia già sfitte!”, denuncia Asia-Usb: ieri mattina “la famiglia, occupante per necessità e autodenunciatasi per regolarizzare la propria posizione, è stata buttata per strada senza vedersi proporre un alternativa dignitosa! La famiglia è stata svegliata all’alba, senza aver ricevuto alcun preavviso, dai rumori dei tecnici e della forza pubblica che erano impegnati a forzare la porta di ingresso per rendere esecutivo lo sfratto. A nulla è servita la richiesta della famiglia di non procedere con questa modalità violenta considerando anche la presenza di un figlio minore e della madre anziana all’interno dell’appartamento. L’operazione di sfratto è durata tutta la mattina, impegnando un massiccio dispiegamento di forze dell’ordinere e impedendo di fatto ai delegati sindacali sul luogo di poter accedere all’appartamento e intavolare una trattativa seria rispetto alla soluzione da mettere in campo. La soluzione proposta da parte dei servizi sociali è stata quella fin troppo spesso utilizzata negli ultimi anni: poche settimane in un albergo lontano dalla città di Bologna…”.

Per Asia in questo modo “si riconferma ancora una volta la volontà di Acer e amministrazione comunale di gestire il dramma abitativo in silenzio, di cacciare famiglie di casa senza fornire soluzioni dignitose e murare gli appartamenti senza correre il rischio di doversi assumere pubblicamente la responsabilità politica del proprio operato! Consapevoli del periodo difficile a cui le fasce popolari stanno andando incontro per via dello sblocco dei licenziamenti e dello sblocco degli sfratti, è il momento di organizzarci insieme, nei quartieri, nei palazzi, tra inquilini, famiglie sotto sfratto e occupanti, per pretendere che l’amministrazione comunale di Bologna e Acer cambino radicalmente la gestione dell’emergenza abitativa. Che venga finalmente messo al centro il diritto alla casa per tutte e tutti: c’è bisogno urgentemente di case popolari, di calmierare il mercato privato sempre meno accessibile, di bloccare gli sfratti e sgomberi! Quello che è stato messo in campo stamattina (ieri, ndr) è assolutamente inaccettabile! Acer e Comune vergogna!”.